Allenamento a digiuno: cosa c’è di vero?

L’allenamento a digiuno è diventata una pratica diffusa in ambiente sportivo, nonostante le raccomandazioni dei medici. Ci sono diverse scuole di pensiero a riguardo, con chi afferma sia la soluziona adatta per bruciare una maggiore quantità di grassi e altri che ne prendono letteralmente le distanze.

Chi fa parte del mondo dello sport e della palestra, avrà sentito parlare dei benefici di un allenamento a digiuno. Una metodologia di allenamento che si concretizza attuando una attività aerobica al mattino, prima ancora di fare colazione. Proviamo a fare chiarezza in merito all’argomento?

Allenarsi a digiuno, cosa c’è da sapere?

Come accennato, l’allenamento a digiuno divide i pensieri degli esperti. C’è chi lo consiglia per bruciare grassi ancora prima di mangiare, mentre altri esperti raccomandano di nutrirsi prima di ogni attività fisica.

Per allenarsi a digiuno si deve sfruttare il lasso di tempo tra la cena e la colazione, ipotizzando che a stomaco vuoto l’allenamento possa aiutare a metabolizzare i grassi in modo efficiente. Tutto questo migliorerebbe performance e risultato finale, molto di più di quando ci si allena a stomaco pieno.

Non ci sono ancora delle evidenze scientifiche in merito, ma la diffusione del concetto si è concretizzata a larga scale. In questo approfondimento sull'allenamento a digiuno pubblicato dal sito keforma.com si può apprendere di come, per ottenere i reali vantaggi, sia necessario svolgere tutto al meglio:

Il processo per la produzione di energia è il medesimo per ogni tipo di soggetto. Quello che cambia e come questa venga usata e impiegata durante la giornata. Quando ci si allena, il corpo deve utilizzare energia che si ricava da tre fonti primarie e una quarta che subentra solo in caso di emergenza:

  • Le fonti di energia primarie sono rappresentati dai depositi di fosfato, suddivisi a loro volta da creatinfosfato e adenosintrifosfato. I depositi di fosfato vengono bruciati per primi e hanno un esaurimento veloce. La caratteristica primaria è poter avere una performance di alto livello in poco tempo. Sono importanti per chi svolge attività di forza o con scatti;
  • Le seconde fonti sono rappresentate dai depositi di glicogeno, ovvero tutti i carboidrati che sono man mano immagazzinati dentro l’organismo. Il processo di glicolisi ha il compito di creare energia grazie ai carboidrati;
  • La terza fonte di energia è il grasso depositato. Il processo per l’attuazione dell’energia è l’ossidazione degli acidi grassi. Una riserva di questo tipo ha un processo lento e viene utilizzata durante i vari workout. Questo significa che uno sforzo breve non bruciano le riserve di grasso, mentre le attività dai 20 minuti a salire sì.

Gli sportivi sanno che quando lo stress fisico è duraturo e intenso c’è bisogno di energia. Se il corpo non trova carboidrati e grassi, intacca le proteine muscolari per raggiungere il proprio obiettivo.

Quali sono gli effetti sul corpo di allenarsi a digiuno?

La domanda da porsi è sempre la stessa: allenarsi a digiuno è la soluzione ideale per dimagrire? La risposta degli esperti si divide e non sempre è valida per ogni tipo di persona.

Ognuno, infatti, svolge attività diverse e si nutre in maniera differente. Svegliarsi al mattino e iniziare la sessione a digiuno è possibile, ma le valutazioni da fare sono tante. La quantità di energia che necessità l’organismo dipende da molti fattori: intensità – tipo di allenamento – durata – alimentazione generale e stato fisico.