Dobbiamo riconoscere che la figura della badante è diventata sempre più importante negli ultimi anni, soprattutto in una società in cui la popolazione anziana è in costante aumento. Per questa ragione, le realtà che si occupano di assistenza anziani a domicilio come Aes Domicilio, sono un presidio fondamentale sui territori perché garantiscono supporto alle famiglie e ai loro cari. Quando si parla di assistenza a persone con malattie cognitive come l’Alzheimer, il ruolo della badante diventa ancora più delicato e impegnativo; questa malattia neurodegenerativa colpisce principalmente le funzioni cognitive come la memoria, il linguaggio e la capacità di ragionamento, rendendo la vita quotidiana della persona che ne è affetta molto difficile. In questo contesto, la badante assume un ruolo fondamentale per garantire la migliore qualità della vita possibile al malato di Alzheimer. Vediamo perché.
Badante e Alzheimer: perché l’assistenza a domicilio è fondamentale
Secondo i dati forniti sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità, la demenza di Alzheimer oggi colpisce circa il 5% delle persone con più di 60 anni e in Italia si stimano circa 500mila ammalati. È la forma più comune di demenza senile, uno stato provocato da una alterazione delle funzioni cerebrali che implica serie difficoltà per il paziente nel condurre le normali attività quotidiane. Il ruolo della badante nella gestione di un malato di Alzheimer è fondamentale per tutta una serie di ragioni:
- Può garantire una presenza costante e quotidiana per monitorare la sicurezza e il benessere dell'anziano. In questo senso, la badante è fondamentale per garantire all’aziano una continuità e una presenza che sia di supporto in tutte le attività quotidiane, dal mantenimento dell’igiene personale all’alimentazione.
- Supporto emotivo: la badante può fornire un sostegno emotivo all'anziano affetto da Alzheimer, creando un ambiente rassicurante e stimolante. In questo senso, è fondamentale che la badante si occupi di intrattenere conversazioni, ascoltare le storie dell'anziano e fornire un senso di compagnia e connessione sociale. Deve essere in grado di instaurare una relazione empatica con il malato, sviluppando un rapporto di fiducia e rispetto reciproco, rispondendo alle richieste in modo gentile e rispettoso, senza mai perdere di vista la dignità e l’autonomia della persona assistita.
- Gestione dei farmaci: la badante ha l’importante compito di organizzare e sorvegliare la persona assistita nell’assunzione corretta dei farmaci prescritti. Generalmente si occupa di tenere traccia dei dosaggi e degli orari, lavorando in collaborazione con il personale sanitario o la famiglia per garantire la corretta gestione della terapia farmacologica.
- Stimolazione cognitiva: la badante che si occupa di malati di Alzheimer deve poter stimolare le capacità cognitive dell’anziano, per esempio proponendo giochi di memoria, lettura, ascolto di musica o partecipazione a programmi di stimolazione cognitiva. Questo è utile per mantenere le funzioni cognitive il più attive possibile e migliorare la qualità della vita della persona.
- Sorveglianza e sicurezza: gli anziani affetti da Alzheimer possono essere vulnerabili a situazioni di pericolo, come la tendenza a vagare o ad avere problemi di orientamento. Le badanti possono garantire la sorveglianza costante e adottare misure di sicurezza per prevenire incidenti o smarrimenti. In questo modo, la badante assume un ruolo centrale nel garantire la sicurezza del malato, ad esempio evitando situazioni pericolose come cadute o incidenti domestici, creando un ambiente familiare e accogliente in cui il malato può sentirsi al sicuro.
Le competenze della badante che assiste un malato di Alzheimer
Tutti gli aspetti sopra citati richiedono non solo competenze tecniche specifiche, ma anche una grande empatia, pazienza e comprensione. In primo luogo, la badante deve avere una conoscenza approfondita della malattia di Alzheimer e delle sue manifestazioni. In questo modo, sarà in grado di capire le difficoltà e le sfide che il malato deve affrontare e di fornirgli il supporto adeguato. Ad esempio, la badante dovrebbe essere in grado di riconoscere i sintomi del disturbo del sonno che spesso si verificano nei pazienti con Alzheimer, come il sonno intermittente o il sonno durante il giorno, e di trovare le soluzioni migliori per affrontare tali problemi. Cosa importante e non di poco conto in una situazione con malato di Alzheimer, è che la badante deve anche essere in grado di gestire situazioni difficili e impreviste, come ad esempio quando il malato non riesce a riconoscere la propria casa o i propri familiari. In questi casi, deve agire con calma e pazienza, cercando di tranquillizzare il malato e di fornire un supporto emotivo adeguato.