Ascensori e barriere architettoniche: tutti gli incentivi e le agevolazioni che devi conoscere

Nel nostro Paese, sin dal 1989, esistono norme e regole piuttosto rigide circa l’abbattimento delle barriere architettoniche. Ad oggi, infatti, tutte le nuove costruzioni, che siano esse pubbliche o private, devono necessariamente adottare qualsiasi accorgimento utile a favorire l’accesso ed il transito di persone a ridotta capacità motoria.

Incentivi e agevolazioni utili da conoscere

Per gli edifici costruiti prima della legge dell’89, di cui parleremo più avanti, esistono una serie di incentivi e agevolazioni tali da permettere a privati e organizzazioni di adeguarsi nel modo più opportuno. Peraltro l’innovazione sul campo è progredita notevolmente e, come si legge in questa guida alla scelta della piattaforma elevatrice per disabili, anche negli spazi più angusti è possibile installare una soluzione di abbattimento delle barriere architettoniche.

Quanto alle agevolazioni, invece, il Governo ha rinnovato le detrazioni al 75% per recuperare, in cinque anni, gli interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche su edifici già esistenti, ovvero costruiti prima della legge dell’89. A questo aiuto si aggiungono le altre previste come l’IVA agevolata al 4% e le detrazioni IRPEF comprese nel piano di sgravi fiscali previsti dalla legge 104.

Detrazioni IRPEF, modelli e beneficiari

Nel caso delle detrazioni IRPEF, per esempio, è possibile procedere sia per interventi di manutenzione e rifacimento dell’immobile che per l’installazione di miniascensori, montacarichi, piattaforme elevatrici interne ed esterne. I destinatari di tali detrazioni devono, semplicemente, presentare al proprio Comune il certificato medico attestante la disabilità, la certificazione ASL e il progetto riepilogativo degli interventi.

Ci sono le detrazioni al 19% IRPEF sull’intero importo della spesa sostenuta con procedure analoghe a quelle sopra-descritte e che, in ogni caso, possono essere depositate grazie anche al supporto dell’azienda a cui decideremo di rivolgerci. Lo stesso vale per le detrazioni Irpef al 50%, previste dalla legge 449 del 1997, secondo cui ogni contribuente, a prescindere dallo stato di salute, può beneficiarne presentando apposita domanda. Questa consiste nel modello unico, documento che può essere presentato da lavoratori dipendenti e pensionati per ottenere l’immediato rimborso del credito da parte di chi eroga pensione o stipendio. Per i condomini la procedura è simile ma il soggetto legittimato a beneficiare degli incentivi resta il condominio. In questo caso è l’amministrazione ad occuparsene direttamente nella figura del suo amministratore.

La legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche

La legge 13 del 1989, recante disposizioni per favorire superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche, ha previsto fondi di finanziamento per l’installazione di montascale e piattaforme sotto forma di contributi erogati attraverso le Regioni. Questa avviene per graduatoria, attraverso la definizione del diritto di precedenza degli invalidi più gravi e seguendo l’ordine di presentazione della domanda. Dunque installare una piattaforma o un montascale, così come un mini-ascensore privato o condominiale, non è un lavoro da affrontare da soli. Con il supporto dell’azienda specializzata a cui ci rivolgeremo e le iniziative pubbliche volte a favorire interventi di miglioramento strutturale per favorire l’accesso ai disabili, installare impianti di risalita è davvero molto semplice.

Peraltro oggi i casi in cui sono necessari interventi strutturali sono pochissimi proprio perché, grazie all’innovazione tecnologica, è possibile personalizzare gli impianti a partire dallo spazio disponibile valutato in sede di sopralluogo dagli esperti. Questo significa che non è necessario snaturare un’abitazione o un condominio ma, semplicemente, adeguarla ai vigenti standard normativi attraverso soluzioni versatili e di rapida esecuzione.