Chirurgia plastica ricostruttiva, intervista alla dott.ssa Maria Servillo

La chirurgia plastica ricostruttiva è un ramo della chirurgia plastica che ha il compito di riparare i difetti dei tessuti dell’organismo. Ne abbiamo discusso con la dott.ssa Maria Servillo.

Dottoressa Servillo, ci aiuta a conoscere più da vicino le caratteristiche della chirurgia plastica ricostruttiva?

Lo scopo di questa disciplina è rappresentato dal miglioramento dell’aspetto estetico del corpo umano, così che la persona si possa sentire più a proprio agio dal punto di vista psicologico, oltre che sul piano del benessere fisico. I difetti dei tessuti a cui si può rimediare con la chirurgia plastica ricostruttiva possono essere acquisiti o congeniti: nel primo caso sono la conseguenza di un incidente o di un intervento chirurgico, mentre nel secondo caso sono presenti sin dal momento della nascita. Un chirurgo in questo ambito può trovarsi ad avere a che fare con diverse patologie, avendo come scopo prioritario il recupero delle funzionalità.

Perché si ricorre alla chirurgia ricostruttiva?

Nel caso in cui si decida di usufruire della chirurgia ricostruttiva del naso e del seno, lo scopo è quello di risolvere dei problemi di carattere funzionale, per esempio dovuti a una frattura al viso o a un altro trauma. La chirurgia del seno, in particolare, è un trattamento di ricostruzione che si rivela necessario in seguito a una mastectomia. In altre circostanze, la ricerca di un rimedio dipende dalla presenza di anomalie che sono il frutto di difetti presenti fin dalla nascita.

Quali sono le tecniche che vengono utilizzate nel settore della chirurgia ricostruttiva?

Gli impianti, i lembi e gli innesti sono le tecniche più comuni in questo ambito. L’impianto, in particolare, viene impiegato per correggere dei difetti acquisiti o congeniti o a scopo di riempimento. In genere gli impianti riguardano il seno, ma esistono anche le protesi per i glutei e per gli zigomi, così come quelle che servono a sostituire parti dell’orecchio o del naso. I lembi, invece, sono porzioni di tessuto limitrofe all’area donatrice, con la quale devono mantenere una connessione. Infine ci sono gli innesti, che a loro volta sono porzioni di tessuto che vengono prelevate da una parte del corpo e vengono impiantate in un’altra parte.

Come avviene la ricostruzione del seno?

Stiamo parlando di uno degli interventi di chirurgia ricostruttiva più frequenti, se non addirittura del più comune in assoluto, e quasi sempre esso rientra nel trattamento per la cura del cancro al seno che comporta una mastectomia. La ricostruzione serve proprio a ridare al seno le dimensioni e la forma naturale, intervenendo anche su areola e capezzolo. Le tecniche a cui si può fare riferimento a questo scopo sono molteplici: per esempio il lipofilling, ma anche la ricostruzione basata sui tessuti muscolari e cutanei della donna, oltre alla classica ricostruzione con protesi. La scelta della tecnica varia in base a numerosi fattori, come per esempio lo stile di vita e le aspettative della paziente, ma anche le dimensioni del tumore e la taglia del seno.

Chi è la dottoressa Maria Servillo

La dottoressa Maria Servillo è laureata presso l’Università Cattolica di Roma in Medicina e Chirurgia e può vantare una specializzazione in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica ottenuta con lode presso il Policlinico Universitario Agostino Gemelli. Nel corso della sua carriera ha vinto, grazie a un lavoro dedicato al body contouring, il Premio Saccomanno 2019 per la migliore presentazione di chirurgia estetica. Ha presentato più di 50 lavori in convegni scientifici italiani e stranieri, affrontando tematiche come la mastoplastica, il ringiovanimento del volto e il lifting, ma anche la blefaroplastica, la rinoplastica, la liposuzione e l’addominoplastica.