La dieta a zona, detta così perché proveniente dall’alimentazione a “zona” ideata da Barry Sears, è un particolare regime alimentare volto al benessere fisico e mentale.
Requisiti dieta a zona
Come funziona la dieta a zona?
Secondo questa dieta, tutta la giornata alimentare viene distribuita in modo tale che il 40% delle calorie provengano dai carboidrati. Invece il 30% sia fonte di proteine, la restante parte da grassi.
Più che dieta vera e propria è questa un’abitudine alimentare che dà la giusta importanza a cibi fondamentali per la nostra salute, senza dimenticare tanti altri fattori, come ad esempio l’attività fisica e il relax psichico. Anche questi sono elementi fondamentali per la buona riuscita di questa dieta
Per quel che concerne la strategia del regime alimentare a zona, essa mira ad aumentare l’efficienza fisica insieme a quella mentale. Riesce altresì a combattere l’invecchiamento delle cellule riducendo tra l’altro il rischio di alcune malattie. Ma cosa più importante controlla il peso, senza rinunce.
La dieta in questione è perfetta infatti per mettere insieme i cibi giusti che ci diano il sufficiente apporto calorico, facendo si che i livelli ormonali nel nostro organismo non si sballino.
Alimentazione dieta a zona
Le regole alimentari della dieta a zona
Per quel che concerne le regole alimentari, non esiste chissà che vademecum ferreo e rigido. Come prima cosa per tutto l’arco della giornata bisogna mangiare poco e spesso. Almeno cinque volte al giorno. Se infatti dovesse sbalzare uno di questi impegni, gli ormoni impazziscono e non restano nei livelli ottimali che ci occorrono.
Altra regola è di non privarsi mai della colazione, mai saltare la cena o il pranzo. E tra questi tre pasti importanti, è bene sempre inserire due spuntini, uno al pomeriggio e uno prima di andare a dormire.
Durante i pasti principali, bisogna consumare i carboidrati le proteine e i grassi nelle percentuali poc’anzi citati. Questo per ottenere i buoni risultati sui livelli ormonali.
Gli obiettivi della dieta a zona
Quali sono gli obiettivi dunque? Riuscire a bilanciare l’ormone dell’accumulo, ovvero l’insulina, attraverso i carboidrati. Viceversa le proteine devono aiutare il glucagone. Quello che dunque conta ad ampio spettro è il bilanciamento ormonale, che in automatico tenderà ad aiutare il corpo umano a reagire positivamente all’apporto calorico.
Se mangiamo troppo e andiamo oltre i 5-6 blocchi, portiamo a livelli anormali questi due ormoni, il che provoca un innalzamento degli eicosanoidi.
L’importanza dell’indice glicemico nella dieta a zona
La strategia alimentare della dieta a zona, comporta una suddivisione dei cibi a base di carboidrati sulla scorta di quello che è l’indice glicemico. Il che vuol dire, più semplicemente, avere la capacità di stabilire il valore alto o basso della glicemia, ossia il livello di zucchero nel sangue. Ma quali sono i cibi da preferire?
I cibi da preferire
Per quanto concerne i cibi da scegliere devono essere tutti quelli a basso indice glicemico. Sono contenuti in questa lista molto particolare, sia la frutta che la verdura. Eccezion fatta per la banana, il loto, i fichi secchi, e poi ancora patate, carote zucca e così via. Sono prodotti questi che portano un aumento degli zuccheri nel sangue. Non solo, se arrivasse ad aumentare l’insulina potremo avere anche gravi problemi nel nostro organismo.
Quali alimenti scegliere
Un esempio di carboidrati nella Dieta a Zona? Possiamo annoverare nella lista ogni tipo di verdura e ogni tipo di frutta tranne quelli poc’anzi elencati. Andranno poi bene orzo e avena.
Per quel che concerne invece le proteine, l’elenco può ridursi a:
- il pesce e gli altri prodotti della pesca (crostacei e molluschi)
- Carne bianca come il tacchino, il pollo, la faraona
- la bresaola
- i latticini meno grassi. Per questo alimento dovremo considerare tutti i prodotti a base di latte parzialmente scremato. Possono pertanto essere consumati yogurt magro, formaggi con più alto contenuto di proteine (al posto di grassi). In tal senso dunque si al consumo di grana, di parmigiano, padano, trentino. Senza dimenticare mai la mozzarella, la ricotta fresca, i formaggi light, alcune tipologie di scamorza, l’asiago, e così via.
- il tofu
- proteine di soia
- lo speck e il prosciutto cotto e crudo, quando siano stati privati della parte grassa
- le carni bovine e suine magre
- il coniglio
- la carne in scatola magra
- Il tonno in scatola sgocciolato
Infine ci sono i grassi, indispensabili nella Dieta a Zona. I cibi da preferire per l’apporto di grassi, sono alimenti che di norma già consumiamo come l’olio extra vergine di oliva, la frutta secca con il guscio (dunque i pinoli, le nocciole, le mandorle, le noci e così via) e l’avocado. Perfetto sarà anche l’olio di pesce da consumare sotto forma di integratore a capsula o liquido dato il contenuto di Omega 3, elemento essenziale per il corpo umano.
Gli alimenti invece che possono essere consumati in quantità limitata ma comunque consentiti sono le parti grasse della carne, il burro, la panna, il mascarpone, i salumi grassi e infine anche la margarina.