L'assistenza domiciliare è diventata sempre più importante nella società moderna, con un numero crescente di famiglie che si affidano a badanti per prendersi cura dei loro cari anziani o disabili.
Una delle questioni più importanti da affrontare quando si assume una badante è quella della retribuzione: ‘costo badante’ è una delle ricerche più comuni che le famiglie fanno su Google nel momento in cui necessitano di affidare i propri cari alle cure di un’assistente domiciliare.
Retribuzione badante: quanto costa una badante?
Il costo e, quindi, la retribuzione per la badante dipende da diversi fattori:
Esperienza e competenze
La quantità di esperienza e le competenze della badante influenzeranno notevolmente il livello di retribuzione. Le badanti con anni di esperienza e formazione specifica potrebbero richiedere una compensazione più alta rispetto a quelle meno esperte.
Orario di lavoro
Il numero di ore lavorate dalla badante è un elemento determinante nella retribuzione. Al momento dell’assunzione è fondamentale stabilire un piano di lavoro chiaro, che includa orari, giorni di riposo e straordinari, se necessario. L’orario di lavoro deve essere esplicitamente indicato sul contratto, secondo quanto previsto dal CCNL sulla disciplina del rapporto di Lavoro Domestico.
Regione geografica
I costi della vita variano da luogo a luogo, quindi è importante considerare la regione geografica in cui si trova la badante. In alcune città i salari possono essere più elevati rispetto ad altre.
Compiti e responsabilità
Le responsabilità della badante possono variare notevolmente. Alcune potrebbero essere incaricate solo della cura personale, mentre altre potrebbero svolgere mansioni domestiche aggiuntive o fornire assistenza medica. Assicurarsi di riflettere su queste differenze nella retribuzione.
Benefici aggiuntivi
Alcuni datori di lavoro offrono benefici aggiuntivi come assicurazione sanitaria, giorni di malattia pagati o contributi al piano pensionistico. Questi benefici possono essere considerati come parte del pacchetto di retribuzione complessiva.
Modalità di retribuzione della badante
Di solito, i salari dei lavoratori dipendenti devono essere erogati attraverso mezzi di pagamento tracciabili. Tuttavia, questa regola non si applica ai collaboratori domestici, come le colf e le badanti, a causa della natura particolare del loro rapporto di lavoro.
Pertanto, il salario di colf, badanti e di qualsiasi altro collaboratore domestico può essere pagato in contanti, purché si rispettino i limiti stabiliti dalla legge.
Pagare la badante in contanti: quando è possibile?
Va notato che le modifiche apportate nel 2018 alle modalità di pagamento dei salari non si applicano al lavoro domestico, ma ci sono restrizioni sulle transazioni in contanti tra le parti.
In merito, è importante sottolineare che nel 2022 si è verificata molta confusione riguardo al limite massimo consentito per i pagamenti in contanti. Inizialmente, questo limite era stato ridotto a 1.000 euro, ma successivamente è stato nuovamente aumentato a 2.000 euro con l'approvazione del decreto Milleproroghe.
Alla luce di queste modifiche, possiamo affermare che attualmente il salario degli addetti alle pulizie domestiche e delle badanti può essere pagato in contanti, a condizione che non superi i 2.000 euro. Tuttavia, dal 1 gennaio 2023, questa regola cambierà nuovamente, poiché il limite verrà ridotto a 1.000 euro, salvo diverse disposizioni governative.
In ogni caso, è sempre consigliabile effettuare i pagamenti dei salari delle colf e delle badanti utilizzando mezzi di pagamento tracciabili, anche quando l'importo è inferiore alla soglia dei 2.000 euro.
Ciò è dovuto al fatto che solo coloro che utilizzano metodi di pagamento tracciabili possono beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla legislazione attuale, che comprendono:
- La possibilità di dedurre i contributi versati all'INPS per il collaboratore domestico, fino a un massimo di 1.549,37 euro, ma solo per la quota a carico del datore di lavoro.
- Una detrazione fiscale per coloro che impiegano una badante per l'assistenza a persone non autosufficienti. Questa detrazione è pari al 19% del compenso riconosciuto, fino a un massimo di 2.100 euro. La detrazione massima ammonta quindi a 399 euro all'anno. Si ricorda che questa agevolazione è concessa solo a coloro che hanno un reddito annuo non superiore a 40.000 euro.