Gli antibiotici sono farmaci capaci di trattare infezioni gravi e di riuscire là dove la maggior parte delle altre medicine fallisce.
Superman diceva che da un grande potere derivano grandi responsabilità; in questo caso da un grande potere derivano effetti collaterali, alcuni dei quali rilevanti. Uno dei più diffusi è collegato a tutta una serie di disturbi intestinali; per questo, quando li si assume, è importante mangiare cibi ricchi di probiotici, in modo da mantenere una flora intestinale sana. Alcuni esempi di alimenti da preferire durante la terapia antibiotica sono le banane, che agiscono contro l’acidità intestinale e sono un astringente naturale, lo yogurt (solo nel caso in cui non si sia intolleranti al lattosio), il riso bollito o cotto al forno, le patate, le carote e i finocchi. All’elenco possono essere aggiunti anche tre piatti provenienti dalla tradizione tipicamente orientale: la kimchi, il tempeh e il kombucha. La kimchi è una salsa di cetriolo e cipolle verdi e gialle di origine koreana, che può essere servita con quasi tutte le portate. È piccante, condita con peperoncino in polvere, aglio, sale, zucchero e vino di riso. Il Tempeh è un piatto a base di soia fermentata che è molto popolare in Indonesia e Malesia. È fatto con fagioli di soia cotti, che vengono fermentati con un fungo chiamato Rhizopus oligosporus. Il kombucha è una bevanda frizzante a base di tè zuccherato fermentato di origine orientale.
Ad accomunare gran parte di questi cibi è l’alta fermentazione. Del resto, gli alimenti fermentati contengono un certo numero di specie batteriche sane, come i lactobacilli, che possono aiutare a ripristinare il microbiota intestinale dopo gli antibiotici.
Gli studi hanno dimostrato che le persone che mangiano yogurt o latte fermentato hanno quantità maggiori di lattobacilli nell'intestino e quantità inferiori di batteri che causano malattie, come l’Enterobacteria e il Bilophila wadsworthia.
Il kimchi e il latte di soia fermentato hanno effetti benefici simili e possono aiutare a coltivare batteri sani nell'intestino, come i bifidobatteri.
Altrettanto efficaci sono gli alimenti ricchi di fibre come i cereali integrali, i fagioli, la frutta e la verdura, che possono aiutare la crescita di batteri sani nell'intestino. Tuttavia, questi ultimi dovrebbero essere consumati dopo l'assunzione degli antibiotici, non durante: le fibre che contengono possono ridurre l'assorbimento dei farmaci.
Il discorso si fa più complesso se si assume un antibiotico per far fronte a un disturbo orale. Come evidenzia Dentalpharma in questo articolo sull'antibiotico per i denti Zimox, questo farmaco è consigliato e indispensabile soltanto in alcuni casi, come quando si è in presenza di un ascesso.
In questo caso, l’attenzione per i cibi non deve riguardare solo i possibili disturbi correlati all’utilizzo dell’antibiotico, ma anche l’infezione in corso. Ad esempio, è meglio evitare gli alimenti troppo caldi e quelli eccessivamente freddi o di difficile masticazione.
Il ruolo dei probiotici durante il trattamento
Nel paragrafo precedente abbiamo accennato ai probiotici; in relazione al fatto che l'assunzione di antibiotici può alterare il microbiota intestinale e portare a diarrea e altri squilibri intestinali, alcuni studi hanno dimostrato che i probiotici Lactobacilli e Saccharomyces possono contribuire al miglioramento della digestione, all’azione positiva contro la diarrea, dalla prevenzione della stipsi, alla riduzione dei gas intestinali, dalla riduzione del colesterolo, alla diminuzione della pressione sanguigna, all’azione anti-infiammatoria e alla migliore capacità di assorbimento dei nutrienti. Detto così sembra più complesso di quanto sia in realtà: i lactobacilli, ad esempio, si trovano naturalmente nel corpo umano, in particolare nello stomaco e nell'intestino, all’interno dei quali aiutano a digerire il cibo e a prevenire le infezioni.
Tuttavia, dato che i probiotici sono anch’essi dei batteri, e in quanto tali possono anche essere uccisi dagli antibiotici, è consigliabile che siano assunti a qualche ora di distanza dal farmaco.