Che cos’è la gigantomastia?

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Quando parliamo di interventi chirurgici al seno, la mente di tutti o quasi corre alle protesi in silicone, che possono essere utilizzate per aumentare anche di due o tre taglie il proprio seno.

Le cose non stanno però sempre così, perché la chirurgia estetica si preoccupa anche di intervenire nei casi di gigantomastia, una particolare condizione che porta le mammelle ad uno sviluppo abnorme, che richiede l’intervento del chirurgo per ristabilire una condizione di funzionalità e benessere nel paziente.

Che cos’è la gigantomastia? Si può guarire? Il chirurgo è l’unico specialista che può davvero darci una mano in questo senso?

Che cos’è la gigantomastia?

La gigantomastia è una condizione che viene causata da un’eccessiva sensibilità dell’organismo agli ormoni estrogeni e anche al progesterone, oppure che può essere causata anche da livelli particolarmente alti degli ormoni suddetti.

La gigantomastia si ha quando i seni superano almeno 4,5 kg cadauno, e si sono registrati in letteratura medica anche casi dove il peso della singola mammella superava i 30 kg.

La gigantomastia si presenta tipicamente a partire dall’adolescenza e dall’età dello sviluppo, anche se in alcuni casi può presentare anche con un leggero ritardo.

Quali sono i problemi legati alla gigantomastia?

La gigantomastia può portare, a causa del peso che spinge il corpo in avanti, allo sviluppo di dolori cronici a carico del collo, della schiena, delle spalle, della zona cervicale, di quella lombare.

Nonostante questo, a meno che non si debba intervenire rimuovendo almeno mezzo chilo di materiale per seno, il Servizio Sanitario Nazionale non riconosce ancora l’intervento di riduzione del seno come qualcosa che debba essere coperto, ritenendolo nei casi inferiori a questa soglia.

Come si può intervenire per migliorare la gigantomastia?

Purtroppo non sono disponibili al momento interventi farmacologici che possano ridurre il problema o che possano comunque contenerlo. Si ritiene, quando la gigantomastia sia causa di problematiche importanti per la paziente, di intervenire con la rimozione chirurgica del materiale in eccesso, riducendo il peso dei seni e dunque alleviando il dolore che tipicamente insiste su spalle, schiena e collo.

L’intervento di riduzione mammaria, che in gergo medico viene chiamato mastoplastica riduttiva, è un’operazione che viene effettuata dal chirurgo estetico, che si preoccupa non solo di operare al fine di mantenere simmetria tra i seni e di comunque mantenere una forma gradevole, ma anche al fine di mantenere la funzionalità dello stesso.

Anche nel caso in cui non si rientri ancora nei casi che la medicina e la ricerca ritengono di gigantomastia, è comunque possibile rivolgersi al medico chirurgo per ridurre le dimensioni del proprio seno, laddove queste non siano in armonia con il nostro corpo o non siano comunque di nostro gradimento.

L’intervento, data la criticità dell’area, dovrebbe essere svolto necessariamente da un chirurgo esperto, e chi vive in Italia non dovrebbe avere grossi problemi a trovarlo: il nostro Paese rimane uno di quelli più all’avanguardia per questo tipo di interventi. Scegliere uno tra i migliori chirurghi d’Italia può permettere alla paziente di recuperare in modo permanente un seno piacevole, bello da vedere e che non sia più fonte di imbarazzi e dolore.