Il cuore è l’organo più importante del nostro organismo e prendersene cura vuol dire assicurarsi una vita lunga, sana e di qualità. Anche il cuore che si trova in perfetta salute ha bisogno di essere controllato e “seguito” di tanto in tanto, proprio per prevenire futuri problemi.
Questo diventa ancora più importante se si riflette sul fatto che in Italia le malattie cardiache rappresentano un grosso problema. Basti pensare che gli arresti cardiaci nel nostro paese rappresentano la prima causa di morte.
Fronteggiare questa problematica è quindi di primaria importanza ed è per questo che sono state inserite numerose norme per attuare una prevenzione e un intervento precoce sulle patologie cardiache. Tra queste ricordiamo ad esempio la legge 116/2021, che prevede l’obbligo di defibrillatore elettronico in alcuni luoghi pubblici, espandendo così la norma precedente che lo rendeva obbligatorio nei centri sportivi.
Avere sul posto un defibrillatore semiautomatico come quelli presenti su www.myaedshop.com al momento di un attacco cardiaco permette ai soccorritori di intervenire ancor prima dell’arrivo del 118, e questo consente di abbassare di molto le probabilità di decesso.
Ma ridurre i decessi e i problemi legati alle patologie cardiache passa anche per il controllo dei singoli nella vita di ogni giorno. Oltre a seguire una dieta sana e bilanciata, fare attività fisica, evitare stress e ritmi troppo frenetici, per prendersi buona cura del proprio cuore è necessario prestare attenzione ad una serie di piccoli segnali di allarme, ma anche sottoporsi a controlli cardiaci periodici. Vediamo come fare qui di seguito.
Imparare a riconoscere i segnali di allarme
Ci sono delle situazioni patologiche interessanti distretti diversi da quello cardiaco che però possono mettere in pericolo o comunque in situazione di fatica quest’ultimo. Ad esempio l’anemia è uno di questi, ma anche l’ipertiroidismo, il quale sottopone il cuore ad un lavoro e a uno stress maggiore.
Se ci si sente spesso stanchi e affaticati senza aver compiuto grossi sforzi si potrebbe essere anemici e non saperlo e per scoprirlo basta fare delle semplici analisi del sangue. Se invece ci si sente il cuore in gola o i battiti accelerati quando si è a riposo sul divano o sul letto, allora il problema potrebbe essere la tiroide e controllarla è la cosa giusta da fare.
Anche andare in deficit di Sali minerali ed elettroliti è un grosso problema per il cuore, in quanto lo affatica molto. Questo avviene quando si fanno grosse sudate, ad esempio e non si è adeguatamente idratati o non si segue un’alimentazione sana.
Affaticarsi facilmente e avere il fiato corto dopo minimi sforzi che in precedenza non davano nessun problema può essere un altro campanello di allarme importante. Infatti vuol dire che qualcosa nella vostra condizione fisica è cambiata ed è meglio approfondire questo problema prima di ritrovarsi di fronte a spiacevoli sorprese.
Attenzione alla pressione e ai battiti
La situazione della propria pressione arteriosa è strettamente correlata a quella del proprio cuore. Essa è infatti il risultato della sinergia tra la forza che il muscolo cardiaco dà al sangue quando si contrae e la resistenza e l’elasticità che i vasi esercitano su quest’ultimo al suo passaggio.
Una pressione nella norma si attesta a valori di 80-85 mmHg per la minima e 130-135 mmHg per la massima. Il primo valore indica la pressione diastolica, ovvero quella che si ha quando il cuore finisce di rilasciarsi completamente, mentre la seconda è la pressione sistolica, ovvero quella che si ha quando il muscolo cardiaco si contrae.
Bisogna però sapere quando misurare la pressione, onde evitare di allarmarsi per valori che non corrispondano però alla situazione di riposo. È proprio in questa situazione infatti che si va a misurare la pressione, ovvero quando si è molto tranquilli, non si è fatta attività fisica e si è stati seduti per almeno 5 minuti in totale relax.
Non bisogna tra l’altro controllarla una sola volta per assicurarsi che tutto sia normale. Bisogna infatti misurarla spesso, in più giorni, ma anche nello stesso giorno e si deve tenere conto dell’effetto “camice bianco”.
Quando infatti a misurare la pressione è un esperto, un medico in camice bianco appunto, questa tende ad essere più alta perché il soggetto tende ad essere più ansioso. È bene quindi prendere più misurazioni a distanza di qualche minuto l’una dall’altra per comprendere qual è il vero valore pressorio.
Oltre alla pressione può essere utile misurare i battiti e farlo è molto semplice. Si può infatti utilizzare o un pulsossimetro o saturimetro, che una volta inserito sul dito fa apparire sullo schermo (tra le altre cose) il numero di battiti al minuto, o farlo manualmente.
In tal caso si pongono i polpastrelli di indice, medio e anulare alla base del pollice della mano opposta e si fa una leggera pressione, contando i battiti per un minuto. Un valore normale è pari a circa 70 battiti al minuto, se invece ve ne sono troppi in più è bene consultare un medico.