Chi soffre a causa delle emorroidi finalmente può trovare sollievo grazie a una soluzione definitiva al problema: si tratta della crioterapia selettiva. Ne abbiamo parlato con il dottor Mario Petracca, proctologo a Roma e autorità in materia: come si può leggere sul sito proctologo-roma-mario-petracca.it, infatti, il dottor Petracca è specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle ragadi anali e delle emorroidi, avendo oltre 30 anni di esperienza in questo campo.
Dottor Petracca: perché consiglia di affidarsi alla crioterapia selettiva?
Il mio obiettivo è sempre quello di garantire ai pazienti una cura il meno possibile invasiva e il più possibile efficace: un duplice scopo che può essere raggiunto proprio grazie alla crioterapia selettiva. Questa speciale tecnica non solo non è per nulla invasiva, ma ha anche il pregio di non essere dolorosa: insomma, è quanto di meglio si possa desiderare per la risoluzione dei problemi legati alle emorroidi.
Che cosa si deve fare se si soffre per colpa delle emorroidi?
Prima di tutto è necessario rivolgersi al proprio medico di famiglia per una visita preventiva, in modo che sia lui a stabilire se sia il caso di procedere con una visita proctologica presso uno specialista. Purtroppo le emorroidi non sono solo fastidiose, ma sono anche fonte di disagio e di imbarazzo: di conseguenza le persone che hanno a che fare con questo problema tendono a rinviare il più possibile il momento di una visita. Si arriva, così, a cercare una soluzione solo quando si fa fatica persino a compiere le normali attività della vita di tutti i giorni.
Ma cosa sono di preciso le emorroidi?
Si tratta di piccoli cuscini contenenti sangue. Esse in realtà sono presenti in ognuno di noi, e anzi hanno un ruolo prezioso dal punto di vista del contenimento fecale. In pratica le emorroidi, in soggetti sani, sono del tutto asintomatiche e svolgono un compito importante. I problemi cominciano, invece, se è in corso uno stato infiammatorio. Così, le emorroidi si gonfiano, i tessuti si rilassano e si verifica una rottura che porta a un sanguinamento, accompagnato a una discesa progressiva. In una situazione del genere, prima si interviene e meglio è.
Che cosa cambia tra le emorroidi infiammate, i polipi anali o le ragadi anali?
Per capire con quale disturbo si ha a che fare tra questi è necessario sottoporsi a una visita dal proctologo. Nella maggior parte dei casi le emorroidi sono causa di prurito e bruciore, oltre a provocare un sanguinamento di colore rosso vivo, mentre in fase avanzata si può assistere a un prolasso rettale con una sensazione di gonfiore e di pesantezza. Nel caso delle ragadi, il bruciore è più intenso rispetto a quello dovuto alle emorroidi, mentre il dolore si concentra in modo particolare nel corso dell’evacuazione o nei minuti seguenti. Per quel che riguarda i polipi anali, infine, la loro presenza può essere rilevata solo con un esame ad hoc, la ricerca di sangue occulto nelle feci, dal momento che nella fase iniziale essi sono asintomatici: il sangue non è visibile, proprio perché è nascosto nelle feci.
Quali sono i comportamenti da adottare se si soffre per le emorroidi?
Non ci si deve preoccupare troppo, ma è importante agire in modo tempestivo, prenotando subito una visita da un proctologo. Di certo aiuta seguire uno stile di vita il più possibile sano, tenendo presente che il regime alimentare deve essere equilibrato e che un leggero esercizio fisico contribuisce a contrastare l’aggravarsi del problema. A volte, poi, sono sufficienti alcuni farmaci prescritti dal medico per fare in modo che i sintomi regrediscano.
In che cosa consiste la crioterapia selettiva?
La sua denominazione deriva dalla possibilità di scegliere i noduli emorroidari sui quali intervenire: con questo procedimento, le mucose sane vengono isolate per mezzo di una particolare legatura. È per questo motivo che il proctologo è in grado di intervenire unicamente nelle zone selezionate, e non va a interferire in alcun modo con le pareti del retto. I vantaggi sono evidenti: si esegue l’anestesia su ciascun nodulo, il che vuol dire che non c’è bisogno di una puntura lombare; inoltre non vengono impiegati fili chirurgici o punti di sutura in metallo, e ciò rende il post operatorio privo di disagi.