Dalla laurea alle specializzazioni: come si diventa infermiere?

L’infermiere è un professionista iscritto ad uno specifico ordine professionale, le sue mansioni (di natura tecnica, educativa e relazionale) sono finalizzate alla cura e all’assistenza del paziente. Tale figura si caratterizza per un approccio trasversale e globale in quanto interviene sulla prevenzione, educazione alla salute, assistenza, ma anche formazione e ricerca. Attualmente il Ministero della Salute ha emesso due decreti per regolamentare questa figura professionale: in generale è il Decreto Ministeriale 739/1994 a cui bisogna far riferimento; tuttavia per gli infermieri pediatrici (preposti all’assistenza infermieristica dei neonati, bambini e adolescenti) il Ministero ha emanato il Decreto 70/1997.

 

Quale formazione universitaria bisogna seguire per diventare infermiere

In passato per poter svolgere questa professione era sufficiente accedere ad una scuola professionale per infermieri di 3 anni. Poi la legge 341/1990 rubricata “Riforma degli ordinamenti didattici universitari” ha istituito il diploma universitario di I° livello in scienze infermieristiche. Nel 2001 questo diploma è stato sostituito dalla laurea in infermieristica, e a partire da Decreto Legislativo 502/1992, in materia di riordino della disciplina in materia sanitaria, è stata sancita l’obbligatorietà della laurea per poter accedere alla professione di infermiere.

Il percorso per diventare infermiere inizia con il conseguimento di una laurea triennale in Scienze infermieristiche (o Infermieristica Pediatrica). Come per tutti i corsi di laurea riguardanti le professioni sanitarie, anche l'infermieristica è a numero programmato. La disponibilità dei posti messi a bando è determinata di anno in anno dal MUR. La prova di selezione si svolge nel mese di settembre, e per accedervi è necessario essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore. Laddove il titolo fosse stato conseguito all’estero il Ministero ha messo a disposizione procedure per il riconoscimento del titolo.

Superata l’ammissione al corso di laurea, durante i tre anni la matricola dovrà svolgere un tirocinio che si conclude con la prova finale equiparata all’esame di stato. Successivamente è possibile iscriversi al relativo albo professionale – l’iscrizione avviene mediante presentazione della domanda all’Ordine nella circoscrizione in cui si ha residenza – ed iniziare a svolgere la professione presso diverse tipologie di strutture, pubbliche o private.

 

 Qual è la migliore formazione post laurea per gli infermieri

 Intraprendere un percorso formativo post laurea quando già si svolge una professione non è una scelta semplice da prendere e da gestire, soprattutto quanto si svolge una professione come quella dell’infermiere che si trova sottoposto a turni estenuanti. Per questa ragione, molti professionisti/studenti preferiscono le università online che si avvalgono di una didattica a distanza come i corsi offerti dall’Università Telematica Niccolò Cusano. Ma come si accede a questi percorsi e quali sono?

Conseguita la laurea triennale, l’infermiere ha l’opportunità di proseguire gli studi attraverso un percorso post laurea per raggiungere una formazione di qualità attraverso la possibilità di frequentare un master di primo livello per specializzarsi come infermiere geriatrico, di comunità di famiglia, di sala operatoria ecc. Le specializzazioni non sono solo quelle cliniche in quanto vi sono master per infermieri di natura manageriale come ad esempio la didattica del master in coordinamento infermieristico, al fine di acquisire specifiche competenze in determinate aree.