Depressione: come riconoscere l’arrivo della Signora Oscura

La depressione è una malattia mentale che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. In Italia i dati ISTAT hanno certificato che la depressione è il disturbo mentale più diffuso con circa 2,8 milioni di italiani che ne hanno mostrato i sintomi nell’arco dell’anno in cui si è svolta l’indagine. Inoltre, lo stesso istituto ha affermato che l’indicatore che monitora la salute mentale della popolazione italiana risulta stabile, quindi senza miglioramenti, a partire dal 2016.   

 

Cos’è la depressione

Quando si parla di depressione si intende una condizione in cui sono comprese, oltre alle reazioni psicologiche, anche reazioni somatiche e che hanno un impatto significativo sulla vita quotidiana, influenzando il modo di pensare, di sentire e di agire. È una condizione che si avvicina al sentimento della disperazione ma che è unita a sintomi piuttosto identificabili. La disperazione, un globale sentimento di impotenza, comporta l’avere idee negative su sé stessi, sugli altri e sugli eventi del mondo circostante. Questo ci rimanda al “vedere tutto nero”, motivo per il quale, metaforicamente, è il nero il colore che corrisponde a questa condizione. Una nerezza che assorbe ogni energia individuale, come fosse un buco nero dal quale non può uscire la luce.

 

Cosa non è la depressione

Spesso si sente dire “sono depresso”, ma con questa espressione si intende esprimere per lo più il proprio sentirsi triste. Depressione e tristezza sono due vissuti differenti anche se entrambi comportano la sensazione di pesantezza. La tristezza è un’emozione che viviamo spesso di fronte a qualcosa che ci lascia impotenti come una perdita.

Nel lutto, che è una perdita estrema e irreversibile, la tristezza prende la forma del cordoglio e viene condivisa in un rito collettivo. Vivere sentimenti di tristezza è pertanto qualcosa di normale, che denota la nostra umanità, in quanto le perdite della vita, da quelle banali o significative, sono ineliminabili.

Quando la tristezza prende la forma della nostalgia si parla invece di malinconia, anche questa non è la depressione che intendiamo in forma di disturbo. La malinconia è una forma introspettiva e struggente di tristezza che porta verso il ripiegamento su sé stessi. Per questo è associata a volte ad una certa creatività artistica come alla musica blues. Se ci vogliamo agganciare ad un colore qui siamo nella gamma di “blu” più che nel “nero”.

Anche l’ansia e l’angoscia sono diverse dalla depressione, in quanto esse più che riferirsi a qualcosa di pesante come la tristezza, sono parenti della paura. Pertanto, le reazioni ansiose e angosciose sono maggiormente relative alla difficoltà che possono essere intrapsichiche (angoscia) o relative all’ambiente esterno (ansia), che le persone vivono nel presente e per le quali si trovano impotenti.

I segnali di un disturbo depressivo

Di fronte a questi sentimenti pertanto occorre stare attenti a non sottovalutare alcuni segnali che possono indicare la depressione come disturbo, i quali manifestano un cambiamento nella nostra vita o in quella di chi ci è vicino, come:

  • Umore depresso:  in questo caso la tristezza diviene persistente con annessa sensazione di vuoto o di apatia.
  • Perdita di interesse: inizia ad essere difficile provare piacere o interesse per qualcosa, come se non ci fosse più passione.
  • Cambiamenti dell'appetito: pur non sottoponendosi ad una dieta specifica vi è un aumento significativo di peso od una perdita di peso.
  • Disturbi del sonno: si intende insonnia o ipersonnia.
  • Difficoltà di concentrazione: vi possono essere problemi di memoria, eccessiva distraibilità, indecisione, difficoltà di pensiero.
  • Agitazione o rallentamento psicomotorio: non si riesce a stare fermi oppure difficilmente si riesce ad essere reattivi.
  • Senso di colpa e di autosvalutazione: pensieri negativi su di sé, convinzione di essere un peso per gli altri.
  • Perdita di energia: senso di stanchezza continuo.

Pensieri di morte o suicidio: possono emergere in modo intrusivo dei pensieri di autolesione, fino all’idea di suicidarsi.

 

Come prevenire la depressione

Esistono degli aspetti della nostra vita che ci permettono di proteggerci dall’insorgere di un disturbo depressivo, ad esempio la ricercatrice Carol Ryff ha individuato sei dimensioni fondamentali in merito a ciò:

  • un senso di auto accettazione come accoglienza di sé stessi;
  • riuscire ad avere interazioni sociali positive;
  • il saper coltivare la propria autonomia attraverso la sicurezza in sé stessi;
  • l’essere in grado di padroneggiare le abilità che ci permettono di avere performance adeguate;
  • il percepirsi come in fase evolutiva così da apportare cambiamenti alle nostre abitudini in caso di bisogno;
  • il riuscire a porsi obiettivi che diano un significato alla nostra vita.

A queste dimensioni si aggiunge il tipo di stile di vita, il quale è un fattore che può aiutare a mantenere un tono dell’umore bilanciato. Di conseguenza, le raccomandazioni sono quelle consuete come l’avere abitudini salutari grazie alla cura del ciclo del sonno, dell’alimentazione, dell’attività fisica. Aspetti che risultano essere trascurati visto che l’ISTAT rileva un peggioramento negli indicatori della popolazione italiana riferiti a sedentarietà, uso di alcolici, alimentazione sbilanciata e obesità.

 

Cosa fare di fronte ad una depressione?

Le raccomandazioni dipendono molto dal tipo di depressione, pertanto occorre prima di tutto una valutazione accurata da parte di uno specialista della salute mentale, psicologo o psichiatra. Effettuata una diagnosi pertanto è possibile capire che terapia effettuare che può essere:

  • farmacologica
  • psicoterapia
  • entrambe

Occorre valutare il tipo di motivazione alla terapia da parte del paziente, infatti non tutti sono motivati ad aprirsi in un percorso psicoterapeutico, mentre altri hanno atteggiamenti negativi nei confronti dei medicinali. In questi casi lo psichiatra o lo psicologo devono prima cercare di arrivare ad un’alleanza terapeutica attraverso colloqui motivazionali.

Tuttavia, vi sono casi di depressione molto grave per i quali la persona può non riuscire affatto ad essere autonoma fino a divenire un pericolo per sé stessa. In questi casi diviene opportuna l’ospedalizzazione in un ambiente di cura appropriato.

 

Depressione e psicoterapia

La psicoterapia si è rivelata come un trattamento efficace per la depressione infatti attraverso un percorso di sedute con uno psicoterapeuta è possibile agire su più aspetti che favoriscono la guarigione come:

  • la chiarificazione di cause sottostanti come ad esempio un trauma;
  • il supporto emotivo;
  • l’identificazione delle distorsioni cognitive e la loro modifica;
  • l’esplorazione delle emozioni, in particolar modo dell’aggressività repressa;
  • lo sviluppo di strategie di coping che permettano di fronteggiare le situazioni;
  • l’incremento di un pensiero metaforico che possa aiutare a far emergere soluzioni creative.

Rispetto a questo punto è importante notare come nella depressione divenga estremamente difficile immaginare, è come se la pesantezza depressiva impedisse ai pensieri di rappresentarsi in immagini, ricordiamo che nessuna luce esce da un buco nero. D’altro canto, Jung interpretando la psiche come un’espressione dell’energia corporea in forma di immagini, ci ha fatto comprendere che è possibile aiutare l’individuo con metodi che favoriscano l’immaginazione, pertanto essa può essere una tra le vie di cura appropriate.

 

Conclusioni

Concludiamo, citando sempre Jung, con la frase: la depressione è una signora vestita di nero che bisogna far sedere alla propria tavola ed ascoltare”. Con questa affermazione egli intendeva che, accogliendo lo stato d’animo ad essa associato, in noi può emergere una domanda relativa alla nostra esistenza. Ci dovremmo chiedere che scopo diamo alla nostra vita oppure che senso hanno i nostri desideri e attaccamenti. Questi sono esempi, ma le domande da porsi risultano infinite come appunto la nostra immaginazione. Sta a ognuno di noi porsi queste domande, riuscire a darvi un senso e ad agire conseguentemente, questo aiuta a prevenire la depressione come disturbo con le conseguenze che sono state descritte.