Il clima familiare in cui cresce il bambino è come l’aria che respira: entra in lui e i suoi effetti sono vitali, poiché diventano parte integrante del suo carattere.
Questo fatto è così importante che fa sorgere dubbi nei genitori più sensibili: è sufficiente seguire un comportamento equilibrato, sereno e armonioso per essere certi di influire positivamente sulla formazione del carattere del proprio figlio?
Lo psicologo Kurt Lewin, uno dei pionieri nella ricerca sui differenti tipi di “clima” e sulla loro influenza nello sviluppo della personalità, ha cercato di codificare quelli che, secondo lui, sono gli elementi fondamentali di un buon clima educativo.
Ecco i “consigli” che Lewin ha formulato per i genitori.
- Dare al bambino un senso di sicurezza.
- Dargli la sensazione di essere amato e desiderato.
- Evitare la minaccia, la paura, la punizione.
- Insegnare al bambino ad essere indipendente e fargli assumere le sue responsabilità.
- Rimanere calmi e non adirarsi per le manifestazioni istintive del bambino.
- Essere il più tolleranti possibili per evitare inutili conflitti.
- Evitare di farlo pensare al suo naturale stato di inferiorità.
- Non spingere il bambino oltre quello che gli è naturale e oltre le sue possibilità.
- Rispettare i sentimenti del bambino anche se non corrispondono alle nostre aspettative.
- Rispondere francamente alle domande che il bambino pone, ma fornendo risposte adatte alla sua età.
- Interessarsi a quello che il bambino fa, anche se non lo giudichiamo direttamente utile.
- Affrontare le difficoltà del bambino, senza pensare che egli sia anormale.
- Favorire la crescita e il progresso piuttosto che la perfezione.
Questa serie di consigli non vuole essere un elenco rigido adatto ad ogni genitore nei confronti di ogni figlio. Certamente, però, il rispetto di una personalità in formazione è la base su cui impostare una “buona educazione”, mente l’affetto e la consapevolezza dell’importante compito che ogni genitore si è assunto, aiuteranno ad essere un buon “esempio” da seguire per i propri figli.
A questo proposito, è bene tenere presente che il piccolo è ben lontano dal comprendere veramente i vantaggi di certe regole che gli vengono imposte: i suoi impulsi sono troppo forti, i suoi interessi sociali e le convinzioni morali troppo deboli perché egli si senta stimolato a imparare quanto gli viene rigidamente imposto.
Solamente con l’imitazione del comportamento degli adulti e con una costante pazienza, si riuscirà ad ottenere ciò che, anche per noi, è ora una semplice abitudine: lavarsi le mani prima di sedersi a tavola, curare la propria igiene personale ogni mattina, tenere ordinata la casa, essere gentili quando si incontra un conoscente.
Tutte queste azioni hanno certamente un significato più profondo, ma veramente pensiamo a questo quando le compiamo?
Pazienza allora, se il nostro bambino non fa precocemente sue queste buone abitudini nonostante le nostre spiegazioni: senza dubbio, finché si trova in età prescolare, le imparerà più facilmente per imitazione o per ottenere una lode, più che per convinzione personale.
Infatti, come ci ricorda Lewin, il piccolo si uniforma alle norme dell’adulto soprattutto per conservare quell’amore che lo protegge e lo fa sentire sicuro.
Dott. Cosimo Santi
Psicologo e Psicoterapeuta
www.cosimosanti.com
info@cosimosanti.com