Il rapporto tra il cibo e la mente spiegato dalla Dottoressa Valeria Galfano

Il rapporto tra il cibo e la mente è un argomento decisamente delicato e complesso. Più avanti, verrà spiegato dalla Dottoressa Valeria Galfano. Solitamente il cibo viene interpretato come qualcosa di puramente nutriente. Tuttavia, appena abbiamo fame, pensiamo subito all’alimento che più ci piace e non a quello più nutriente. Come dice la Dottoressa: “Il cibo è molto più di quello che mangiamo”.

I gusti alimentari sono estremamente variegati. Inoltre, al giorno d’oggi, molte scelte dietetiche vengono effettuate seguendo dei principi etici e di rispetto per l’ambiente. Si distinguono, infatti, gli onnivori dai vegetariani e dai vegani. Insomma, l’universo dell’alimentazione diventa sempre più variopinto.

La diffusione virale dei blog di cucina, in cui ogni giorno vengono mostrate ricette invitanti, ha reso il mondo dell’alimentazione anche molto creativo. Si sa, in cucina l’ingrediente fondamentale è la fantasia. Il cibo si mangia anche con gli occhi!

Ma in che modo sono collegati il cibo e la mente? Certamente, il quesito è interessante. Per conoscere tutte le risposte, occorre leggere l’intervista che segue. Le informazioni presenti in questo approfondimento sono a cura della Dottoressa Valeria Galfano.

Prima di addentrarci nell’argomento, è d’obbligo una presentazione dell’ospite. Dopodiché, la Dottoressa Galfano ci accompagnerà dietro le quinte del rapporto tra cibo e mente. Buona lettura!

Valeria Galfano: una personalità eclettica

Valeria Galfano è un personaggio di spicco nel mondo dell’alimentazione sportiva. Oggi indossa il camice di miglior dietologo Roma. Già in tenera età, Valeria dimostra la sua passione per la medicina.

I suoi interessi in ambito scientifico la conducono a conseguire la laurea in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti. Successivamente si specializza in Scienza dell’Alimentazione presso l’università Sapienza di Roma.

Valeria approfondisce i suoi studi svolgendo il tirocinio presso il Policlinico Umberto I. Durante gli anni della formazione, la Dottoressa Galfano si dedica allo studio delle malattie metaboliche. E non solo. Il punto forte di Valeria? Disturbi alimentari e alimentazione sportiva.

La Dottoressa Valeria è molto più di questo. Lei ama svolgere numerose attività, quali l’insegnamento, la divulgazione medico-scientifica, la scrittura e lo sport. Infatti, Valeria ha gareggiato come bodybuilder, conseguendo il titolo di campionessa italiana nel 2015.

Valeria si afferma come medico e atleta. La sua personalità è eclettica. Questa Dottoressa si sente portatrice di una missione importante: trattare i pazienti con un approccio empatico e guidarli verso il pieno equilibrio psicofisico.

Valeria Galfano affronta il tema della connessione tra cibo e mente. E in quest’intervista ne spiega il valore. Buona lettura!

Quale collegamento c’è tra il cibo e la mente?

La fame risponde al bisogno di nutrimento ma anche ai sentimenti di convivialità e di piacere. Erroneamente, si attribuiscono al cibo proprietà tossiche e depurative; talvolta può anche divenire una droga. Infatti, il cibo può attivare i circuiti cerebrali della ricompensa.

Il rapporto tra il cibo e la mente apre da sempre infinite discussioni. La specie umana si è dimostrata in grado di sopravvivere, accumulando riserve energetiche, sotto forma di grasso. Tale lungimiranza genetica ha condotto, nell’epoca della sicurezza alimentare, allo sviluppo di numerose malattie. Mi riferisco soprattutto alle patologie croniche, come le malattie cardiovascolari, il diabete mellito e l’obesità.

Il cibo può danneggiare la mente?

Quando si parla di rapporto con il cibo non possiamo ignorare tutta la sfera dei disturbi alimentari. Si tratta di malattie prettamente psicologiche che coinvolgono la relazione tra il cibo e la mente. I disturbi alimentari interessano anche un altro aspetto degno di nota: il rapporto con la propria immagine corporea. Queste alterazioni possono condurre a scelte dietetiche scorrette e abitudini alimentari pericolose.

Dieta e magrezza rappresentano un binomio salutare?

Affatto. L’ossessione per la magrezza è tipica della società odierna. I social media ci espongono costantemente alla visione di immagini di magrezza estrema. L’esaltazione di corpi artefatti e irraggiungibili, inevitabilmente, alimenta sentimenti di insicurezza e frustrazione. L’ossessione per il corpo perfetto, contrariamente a quanto si possa pensare, non coinvolge esclusivamente il sesso femminile. Anche gli uomini possono essere vittime di questi messaggi estremi, aspirando a ottenere un corpo estremamente muscoloso.

Come distinguiamo il reale bisogno di cibo dagli stimoli fasulli?

La fame può essere definita come il bisogno di nutrirsi. Invece, l’appetito rappresenta il desiderio di mangiare. Il sistema di regolazione della fame e della sazietà è molto complesso. Viene regolato da numerosi ormoni e neurotrasmettitori. Alcuni di essi spingono verso la ricerca del cibo, come la Grelina; altri stimolano il senso di sazietà, tra questi ultimi, il più studiato è la Leptina.