Gli integratori alimentari vengono spesso raccomandati dagli specialisti del settore quando è necessario perdere peso, magari in presenza di una patologia. Si tratta di prodotti che hanno proprietà innegabili e che, di conseguenza, offrono benefici importanti per l’organismo.
Ciò non vuol dire, comunque, che l’assunzione di integratori sia una sorta di via libera a uno stile di vita poco sano o a un regime alimentare per nulla equilibrato.
Al contrario, alla base deve comunque esserci una dieta attenta, che non preveda sacrifici e rinunce ma solo un minimo di attenzione e molta varietà. Insomma, gli integratori non servono a rimediare a comportamenti alimentari non corretti.
Che cosa vuol dire mangiare bene
Ma, a livello pratico, qual è il comportamento giusto che si deve seguire a tavola?
È indispensabile fare in modo che l’organismo riceva tutti i macronutrienti secondo un apporto equilibrato: quindi non solo le proteine, ma anche i carboidrati e i lipidi, che spesso a torto vengono demonizzati. Il compito del cibo è quello di garantire all’organismo quel che gli serve per favorire l’attivazione di quei processi biochimici che risultano indispensabili per rimanere in salute.
Come scegliere gli integratori nutraceutici
Gli integratori nutraceutici si possono acquistare in erboristeria o in farmacia, ma anche online, ad esempio sul sito www.proeon.it si può trovare un ampio catalogo di prodotti destinati a soddisfare le esigenze più diverse. Attenzione, però: prima ancora di decidere quale integratore alimentare comprare, è opportuno capire se si ha davvero bisogno di assumerne uno, e a questo scopo ci si può consultare con il proprio medico o con un nutrizionista.
Questa potrebbe essere anche l’occasione giusta per scoprire più da vicino in che cosa consiste la nutraceutica e quali sono i vantaggi che essa può garantire. Il concetto di nutraceutica è stato introdotto poco più di 3 decenni fa dal dottor Stephen De Felice, ed è – come si può facilmente intuire – un’associazione delle nozioni di nutrizione e farmaceutica.
A che cosa serve la nutraceutica
Oggetto di studio della nutraceutica è l’insieme di principi attivi e di componenti degli alimenti che svolgono una funzione benefica per la salute dell’organismo. Si è soliti dire che non esiste miglior medicina del cibo, e in un certo senso la nutraceutica corrisponde a questa convinzione.
Non è un caso se i nutraceutici sono definiti anche farmalimenti, pharma food o alimenti funzionali: una serie di nomi differenti che hanno come denominatore comune il riconoscimento di proprietà grazie a cui questi prodotti sono in grado di esercitare un ruolo di primo piano sia nel miglioramento di specifici processi fisiologici che nella prevenzione di alcune patologie.
Alimenti funzionali e nutraceutica
L’Istituto di Medicina dell’Accademia di Scienze degli Stati Uniti ha fornito una definizione chiara e univoca degli alimenti funzionali: si tratta di alimenti che hanno, come tutti gli altri, dei valori nutrizionali di base, e che in più mettono a disposizione di chi li assume sostanze regolatrici rispetto a specifiche funzioni vitali, da cui scaturiscono significativi benefici di carattere fisiologico. Attraverso un processo industriale che consente di estrarre le sostanze nutritive dagli alimenti funzionali si producono gli integratori nutraceutici; essi, quindi, si basano su sostanze che possono provenire, a seconda dei casi, da fonti microbiche, da alimenti o da piante.
A titolo di esempio si possono citare i complessi enzimatici, le vitamine, gli omega 3 e gli omega 6 (gli ultimi due sono acidi grassi polinsaturi), senza dimenticare gli antiossidanti e i probiotici. A questo punto, però, ci si potrebbe chiedere quale sia il senso di utilizzare degli integratori alimentari se le stesse sostanze, e quindi le stesse proprietà benefiche, si ritrovano negli alimenti funzionali. Proviamo a rispondere.
L’importanza degli integratori nutraceutici
La produzione degli integratori nutraceutici avviene a partire dall’identificazione della quantità di sostanza curativa che dovrà essere presente. Insomma, è vero che nelle arance c’è la vitamina C, ma nessuno dei non addetti ai lavori sa quanta vitamina C in un’arancia e quanta ne occorre per soddisfare il fabbisogno giornaliero.
Ebbene, se si assume un nutraceutico, si può essere certi di offrire al proprio organismo la giusta quantità di acido ascorbico (vitamina C, appunto) che occorre affinché ne possano derivare dei benefici. Inoltre, non è detto che tutti gli alimenti siano facili da reperire o da fruire.
Le foglie di coriandolo secche, per esempio, contengono un sacco di vitamina B, ma difficilmente qualcuno si azzarderebbe a mangiarle per soddisfare il fabbisogno del nutriente in questione. Senza contare che le foglie di coriandolo secche non sono in vendita. Si possono comprare, invece, gli integratori nutraceutici che mettono a disposizione la vitamina B.
Il rapporto tra dieta e integratori nutraceutici
Appurato che i nutraceutici sono integratori che in linea teorica possono avere un effetto benefico dal punto di vista della salute, non bisogna mai dimenticare che prima di assumerli è sempre meglio chiedere un consiglio al proprio medico.
Se si ha in mente di perdere peso, si possono trovare in vendita vari tipi di integratori: conoscere il loro funzionamento è indispensabile per una scelta oculata. Il glucomannano, per esempio, è una fibra idrosolubile che rallenta l’assorbimento dei carboidrati e dei grassi; la stessa azione è svolta dai probiotici, che in più contribuiscono a riequilibrare la flora batterica.
I peptidi e gli amminoacidi, invece, alleviano la sensazione di fame perché offrono la percezione di essere sazi. I polifenoli, infine, stimolano il metabolismo basale: è per questo motivo che si raccomanda l’assunzione di the verde.