Modelli di mascherine antivirus per ogni esigenza
Maskhaze, e-commerce di mascherine antivirus è diventato un punto di riferimento per trovare accessori che proteggono dalla diffusione del virus. Negli ultimi tempi e non solo nelle grandi città, l’uso della mascherina è indispensabile per tutelare la salute dell’intera comunità. Sul mercato esistono modelli pensati per soddisfare ogni tipo di esigenza e che si possono portare in qualsiasi contesto, oltre che all’aperto e in ambienti chiusi.
Mascherine antivirus: considerazioni generali
In tema di mascherine antivirus c’è ancora molta disinformazione. All’inizio della pandemia si era diffusa una notizia, poi smentita dall’OMS, secondo la quale la mascherina serve solo a chi è stato colpito dal virus e per evitare di contagiare le persone sane. L’uso della mascherina è invece obbligatorio per tutti. Questi dispositivi possono davvero aiutare a fermare la diffusione del Covid, a patto di sceglierli con una certa attenzione.
Bisogna comunque considerare che in commercio si trovano mascherine di vario tipo, quindi con caratteristiche e gradi di protezione differenti. Ecco, quindi, che occorre fare chiarezza perché molte persone credono ancora che una mascherina vale l’altra. In effetti questo non corrisponde alla realtà.
La prima cosa da sapere è che non tutte le mascherine sono utili allo stesso modo per contrastare l’emergenza sanitaria in corso. Quelle antismog, le sciarpe che inizialmente erano state ammesse nella regione Lombardia e i modelli realizzati in deroga, non riescono a fermare il virus e quindi non offrono livelli di sicurezza elevati.
Esistono poi mascherine che vengono usate in ambito strettamente medico, altre per i cittadini comuni che risiedono in zone inquinate e per chi maneggia durante il lavoro sostanze potenzialmente tossiche.
Una distinzione preliminare andrebbe fatta in merito al design. A questo proposito si distinguono mascherine che proteggono naso e bocca, da quelle che invece coprono interamente il viso.
Le prime, come ad esempio le chirurgiche, sono quelle più diffuse e utilizzate, essendo abbastanza versatile e confortevoli. Provviste di elastici da inserire dietro le orecchie, mantengono protetto il volto, lasciando scoperti gli occhi e la fronte.
Le maschere a pieno faccia, come del resto suggerisce lo stesso nome, ricoprono interamente il volto e sono pensate per coloro che restano a contatto con sostanze tossiche. Sono dunque modelli che vengono usati per scopi specifici e che non interessano la maggioranza dei cittadini.
In fase di acquisto di una nuova maschera è importante scegliere in base all’uso che se ne dovrà fare. Quelle chirurgiche, ad esempio, si rivolgono principalmente al personale sanitario per limitare la trasmissione batterica. Si tratta di maschere pensate per fare in modo che le goccioline di saliva e i fluidi respiratori non vengono a contatto con le persone. Non rendono completamente immuni dal contagio e devono essere smaltite adeguatamente dopo l’uso.
In commercio si trovano anche maschere antivento, molto usate dagli sportivi che durante l’inverno praticano attività fisica all’esterno. Solitamente sono lavabili, ma non offrono adeguata protezione dagli agenti patogeni.
Poi ci sono le mascherine antipolvere, in genere dotate di filtri e che proteggono dalle particelle di polvere che sono sospese nell’aria. In questa categoria rientrano anche le varianti antigas, che proteggono dai vapori tossici. In questo caso sono presenti più filtri per consentire la respirazione e di un attacco alla bombola di ossigeno. Sono usati in contesti militari o in cui vengono trattate sostanze chimiche.
Per quanto riguarda le maschere che integrano i filtri è fondamentale analizzare in maniera accurata le caratteristiche. Sarà pertanto necessario controllare il tipo di filtro FFP, ovvero “filtering face piece” integrato. Questo potrà essere di tre tipi differenti. In base all’uso è fondamentale accertarsi di usare quello corretto, che dovrà disporre anche di una regolare certificazione.
Tipologie di filtri: come scegliere?
Oggi in commercio l’assortimento di mascherine dotate di filtro è piuttosto vario. Si comincia da quelle FFP1, che offrono protezione in caso di polveri non pericolose o tossiche. Questo tipo di filtro si rivela utile per non entrare a contatto con agenti irritanti ed evitare sgradevoli odori.
Per poter ottenere una maggiore protezione da fumo, polveri e aerosol sarà invece necessario indossare una maschera FFP2, studiata per trattenere almeno il 94% delle particelle da 0,6 μm. Questo modello è anche molto diffuso nel settore medico.
Il modello più avanzato di mascherina con filtro è sicuramente quello FFP3, in grado di trattenere fino al 99% di particelle, quindi virus e batteri, oltre che sostanze radioattive e cancerogene.
Durante l’acquisto bisogna prediligere modelli che dispongono di una marcio riconoscibile, ma anche della certificazione a norma che ne attesta la qualità.
Un’altra distinzione che interessa le mascherine riguarda la quantità di volte che possono essere utilizzate. Quelle monouso, come ad esempio le chirurgiche, devono essere dismesse una volta che diventano umide e lo smaltimento segue precise regole per evitare l’impatto ambientale. Stesso discorso vale per i respiratori che sono equipaggiati con i filtri, i quali possono avere una durata variabile, scaduta la quale bisogna gettare la mascherina. L’unica tipologia di mascherina che può essere indossata diverse volte senza perdere la sua efficacia è quella antivento, anche perché si può lavare.
Un occhio di riguardo meritano anche i materiali costruttivi, ovvero la modalità con la quale sono realizzati i filtri, cioè il sistema di regolazione per fare in modo che l’indosso diventi maggiormente confortevole. Le maschere antivento, che come spiegato si possono lavare, sono di solito realizzate in cotone, in microfibra o altro tessuto sintetico.
Le mascherine chirurgiche e che integrano il filtro sono invece di TNT, ovvero fatte con tessuto non tessuto, anche perché destinate ad un utilizzo limitato. A volte il materiale può essere anche poliestere o viscosa, per questo è bene accertarsi di non essere allergici.
Per quanto riguarda la regolazione, questa può essere applicata sugli elastici e tante volte non manca lo stringi naso in metallo, per fare aderire meglio la maschera al viso.
Quanto al prezzo è piuttosto variabile, ma oggi si riescono ad acquistare anche kit di mascherine nel formato convenienza che non richiedono un investimento eccessivo. Quello che non bisogna dimenticare è il grado di protezione. Le antivento, antipolvere, chirurgiche e FFP1 garantiscono una protezione blanda, proprio perché sprovviste di un filtro. Possono comunque aiutare nel combattere il virus che resta sospeso nell’aria in seguito ad uno starnuto o colpo di tosse.
Quando l’intenzione è quella di avere una maggiore protezione, bisogna puntare sulle maschere FFP2 e FFP3 che, come è facile intuire, hanno un costo maggiore rispetto alle prime. Sono maschere in grado di filtrare efficacemente particelle sia solide che liquide. Le FFP3, più nello specifico, presentano una valvola per fare uscire il fiato e per questo non devono essere indossate dai soggetti positivi, perché altrimenti la diffusione del virus non viene arrestata.
In fase di utilizzo della mascherina è fondamentale anche seguire le regole dell’OMS, tutto questo al fine di migliorare l’efficacia. Per prima cosa bisogna lavare accuratamente le mani, anche con un gel disinfettante apposito. Una volta coperto il naso e la bocca, evitando di lasciare aperture, bisogna regolare gli elastici dietro le orecchie, evitando di toccare la maschera con le mani. La sostituzione deve avvenire non appena la maschera diventa umida o si sporca.
Soltanto i filtri più avanzati riescono a fermare le contaminazioni batteriche e i virus. Ecco spiegato come mai le mascherine chirurgiche non sono adeguate per assicurare una protezione ad ampio raggio, specialmente poi se non vengono indossate nel modo corretto e gettate dopo un certo tempo che sono state indossate. Non bisogna dimenticare che poi esistono diversi contagi, ad esempio tramite gli occhi, per questo è importante lavare e igienizzare a fondo le mani.
Naturalmente si deve sempre tener conto delle istruzioni riportare dall’azienda produttrice della mascherina, verificare la corretta tenuta rispetto al viso, facendo in modo che aderisca per bene dal naso e fino al mento.
Chiariti tutti questi aspetti, adesso è sicuramente più semplice trovare la mascherina più adatta al caso specifico, tenuto conto dell’uso e del grado di protezione che si vuole ottenere. Ma dove si trovano le migliori mascherine?
Questi dispositivi si possono acquistare non solo presso le farmacie o altri negozi fisici, ma anche online. In ogni caso si consiglia di puntare su rivenditori seri e affidabili, che oltre a offrire un vasto assortimento, commercializzano soltanto prodotti di qualità e provvisti di certificazione.
Meglio sempre preferire mascherine che vengono distribuite dai più noti brand, realizzate con materie prime selezionate e che garantiscono differenti livelli di sicurezza, da scegliere in base alle specifiche necessità. Bisogna sempre diffidare da prodotti che presentano un costo eccessivamente basso e privi di marchio distinguibile. Un’ampia scelta di mascherine, caratterizzata dal prezzo altamente competitivo, è oggi disponibile su maskhaze.it, e-commerce leader nel settore