Medicina rigenerativa in ortopedia: dai trattamenti PRP ai vari benefici

Ogni patologia delle ossa e dei muscoli, come ad esempio l’artrosi, può rappresentare un problema non di poco conto. Al di là del dolore si può avvertire un senso di disabilità che si ripercuote sulla vita di tutti i giorni e sulla sua qualità. Tutti i tessuti coinvolti in queste infiammazioni non sanno guarire da soli, per cui tra fisiatri e chirurgi, c’è la corsa a rattoppare al problema.

Per fortuna la medicina sta facendo passi da gigante, e attraverso la nuova tecnica che rigenera i tessuti, ad esempio con i trattamenti con PRP, le infiammazioni di cui all’oggetto non saranno mai più un problema.

La straordinarietà di questo nuovo approccio ortopedico, che ha migliorato la medicina nel suo insieme, risiede nel fatto che la degenerazione dei tessuti viene risolta a livello biologico con tecniche mai avute sino ad ora.

In pratica si tratta di trattamenti a base di iniezioni in grado di andare alla radice del problema senza però costringere il paziente ad un intervento chirurgico. Una novità bella e buona se si considera che vengono utilizzati prodotti ottenuti dai tessuti del paziente stesso, neutralizzando quindi il rischio di infezioni o reazioni allergiche. Le innovazioni in ortopedia sono utilissime anche quando si ricorra alla chirurgia ortopedica, con l'impianto di una protesi, oppure si prediligano le terapie fisioterapiche. In questo caso servono come coadiuvante, accelerando la guarigione dei pazienti.

L'artrosi e i traumi alla cartilagine sono da sempre considerate patologie debilitanti e invalidanti, proprio perché la cartilagine è un tessuto che non può guarire da solo. L'unica soluzione possibile è l'impianto di protesi. Per quanto gli interventi chirurgici abbiano raggiunto elevati standard qualitativi, hanno pur sempre dei limiti.

Ci possono essere controindicazioni, ad esempio, per le persone molto anziane e per chi soffre di grave obesità. A queste persone viene spesso sconsigliato di sottoporsi ad un'operazione chirurgica e non gli resta altro da fare che sopportare il dolore alleviandolo con farmaci antinfiammatori o cortisonici.

Anche la paura può costituire un limite a cedere alla chirurgia. Chi ha fobie verso i dottori e verso gli ospedali, preferirà continuare a soffrire piuttosto che accettare una protesi. Il dolore, però, non è il solo problema. I danni alle articolazioni provocano difficoltà nei movimenti e rendono difficile svolgere anche le più normali azioni quotidiane. Tutti sanno quanta sofferenza prova chi soffre di artrosi alle ginocchia o alle anche.

Gomito del tennista, tunnel carpale e tendinite d'Achille sono altre famose (purtroppo) patologie. Tutte queste persone oggi hanno una speranza in più.