Medico Oculista: in quali casi conviene rivolgersi

L'oculista è un medico specializzato in Oftalmologia, la branca della medicina che studia e verifica il corretto funzionamento di tutto l’apparato visivo.

È la figura che si occupa di trattare e prevenire i disturbi che colpiscono l'occhio individuando sia i comuni difetti visivi, sia problematiche più complesse. Tra le sue competenze rientrano l'esecuzione e l'interpretazione di esami diagnostici, le prescrizione di terapie ad hoc e la realizzazione di interventi chirurgici.

Lo strumento per valutare lo stato di salute dell'occhio è la visita oculistica, un controllo in cui si misura la capacità visiva del paziente. Per farlo, è necessario effettuare una serie di test, come:

  • l'acutezza visiva. Utilizzando la tavola ottotipica si misura, in decimi, la capacità dell'occhio di percepire i dettagli;
  • la funzionalità capillare. Si monitorano dimensioni, forma e reattività alla luce della pupilla;
  • la motilità oculare, ossia la capacità dell’occhio di poter effettuare i suoi movimenti;
  • l'esame del fondo oculare, cioè l'osservazione ingrandita della struttura oculare;
  • la misurazione della pressione intraoculare, mai inferiore inferiore ai 21 mmHg.

In questo modo è possibile escludere sia la presenza di eventuali malattie, responsabili di una graduale riduzione o perdita della vista, sia monitorare eventuali fattori di rischio (tumori, diabete), che potrebbero avere ripercussioni negative sul corretto funzionamento dell'apparato visivo.

Infatti lo scopo della visita, come spiega l’Oculista Dott. Nizzola, non è solo quello di diagnosticate patologie a breve termine, ma di evidenziare e tenere sotto controllo tutte quelle criticità che, nel tempo, potrebbero favorire l'insorgere di una malattia.

Interventi agli occhi con laser

Tra le varie competenze degli oculisti, come già anticipato, vi è anche la possibilità di effettuare interventi, oggi sempre più spesso affidati a tecnologie chirurgiche di ultima generazione. I laser per gli occhi, ciascuno con funzioni specifiche, ne sono un esempio.

Nel caso della cataratta il laser a femtosecondi costituisce un supporto innovativo ed efficace per la frammentazione del cristallino, da sostituire con uno artificiale.

Quando invece si vuol correggere una miopia, sono previste due tipologie diverse di laser: quella classica, detta ad eccimeri, che agisce sulla cornea, diminuendone la curvatura, e quella a femtosecondi, un modernissimo laser che esegue con estrema precisione un taglio all'interno della cornea, successivamente asportato.

Con pazienti astigmatici, invece, si prediligono laser ad eccimeri di ultima generazione (Eye-tracker).

Lo stesso vale per pazienti affetti da l’ipermetropia: in questo caso il laser ad eccimeri agisce sulla periferia corneale, con lo scopo di aumentare la curvatura della cornea.

Ai presbiti, invece, si propone un intervento chiamato trattamento multifocale della cornea che migliora, con il laser ad eccimeri, la visione da lontano e da vicino.

Per la maculopatia esistono l'Argon laser e il PDT, anche se solitamente si consigliano le iniezioni. Nel caso del glaucoma, invece, si preferisce utilizzare il laser, per curare sia quello ad angolo chiuso, sia quello ad angolo aperto.

In conclusione

Prima di effettuare qualsiasi tipo di intervento è sempre bene rivolgersi a oculisti specializzati in chirurgia agli occhi con laser.

Sono professionisti competenti, appositamente formati e dotati di strumenti all'avanguardia che, dopo aver effettuato un'analisi approfondita sulla condizione clinica del paziente, sapranno consigliare la miglior tipologia di intervento a laser.

Il laser, infatti, è una tecnica oggetto di un costante perfezionamento ed utilizzabile solo da professionisti con una solida esperienza. Ciò che gioca a suo favore è la praticità di utilizzo, ma anche l'affidabilità dei risultati: è sicura, efficace e in grado di rimuovere, con estrema precisione, parti microscopiche