Menteautism: il rivoluzionario dispositivo in fascia per aiutare i bambini autistici

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Mentre fa il giro dei social l’iniziativa di alcune compagnie aeree straniere che tramite un piccolo simbolo di riconoscimento, discreto e impensabile, facilitano le code e i viaggi di famiglie con bambini autistici, anche in Italia cominciano a prendere piede questo tipo di iniziative volte al miglioramento della vita quotidiana di mamme, papà e bimbi che devono fare i conti con i disturbi dello spettro autistico dei più piccoli in ogni momento della giornata.

Già, la quotidianità. È quello il grande scoglio delle famiglie dove sono presenti bimbi affetti da disordini dello spettro autistico: affrontare piccoli gesti quotidiani, necessari e apparentemente banali agli occhi inesperti, come la fila per un pagamento, ma che sono fonte di elevato stress nei soggetti affetti da autismo. Prima ancora che di cure e di scoprire le reali e puntuali cause di questi disturbi neurocognitivi, le famiglie nell’immediato necessitano di aiuti per affrontare la vita giorno dopo giorno, in maniera “normale”, senza che ogni incombenza diventi un calvario. A questo è volto il dispositivo per bambini autistici Menteautism (https://www.menteautism.it), studiato e realizzato dal Dr. Adrian Attard Trevisan nel laboratorio AAT Research, un laboratorio di neuroricerca e sviluppo. Il dispositivo è costituito da una fascia indossabile al livello della testa, in grado di realizzare Elettroencefalogrammi (EEG) in tempo reale – con l’aiuto del tablet e del software in dotazione – per restituire gli impulsi necessari al cervello del piccolo paziente sulla base dei dati rilevati.
Gli impulsi, sotto forma di onde delta mediate da battiti binaurali, aiuteranno il bambino a rilassarsi facendo sì che riesca ad avere maggiore concentrazione e serenità nell’arco della giornata nello svolgimento delle attività quotidiane nel suo ambiente. Le ricerche alla base di questo rivoluzionario dispositivo per bambini autistici hanno evidenziato uno sbilanciamento elettrico nel cervello dei bimbi affetti da disordini dello spettro autistico, dove la maggiore presenza di alcuni tipi di onde cerebrali a discapito di altre, si manifesta con comportamenti eccessivi, sbalzi umorali, reazioni più o meno sonore e violente verso di sé e verso gli altri. Di qui l’intuizione di agire sulle onde cerebrali per ottenere miglioramenti comportamentali nei bambini autistici.

Del resto il Dr. Trevisan ha iniziato a ideare questo dispositivo per bambini autistici dopo aver vissuto con una famiglia in cui era presente un bambino autistico: ha avuto modo di vedere da vicino e vivere la quotidianità di questo nucleo familiare, capire le loro esigenze e i loro limiti. L’amicizia che lo legava a loro ha fatto il resto, spingendolo a trovare una soluzione che fosse di conforto ai suoi amici e al loro figlioletto. Il Dr. Trevisan dall’osservazione ha intuito che la tecnica del neurofeedback fosse la chiave per aiutare i bimbi autistici dal punto di vista comportamentale. Il neurofeedback è un protocollo già noto agli studiosi di neurologia, psicologia e psichiatria – infantile o meno – perché messo a punto negli anni ‘80 per il trattamento di altre patologie di queste branche: dai deficit di attenzione e iperattività, alle emicranie, alla schizofrenia, solo per citarne alcune. Il feedback del cervello viene elaborato in tempo reale per stabilire di quali impulsi necessiti il sistema neurocognitivo per funzionare al meglio: questo è il senso base del protocollo che sottende il funzionamento del dispositivo per bambini autistici Menteautism. Un bambino neuroregolato sarà in grado di interagire più positivamente con l’ambiente circostante, con i suoi cari, nelle attività giornaliere, rendendo così più agevole e serena la vita di tutta la famiglia. Da ultimo, è bene ricordare che il dispositivo è indossabile, non invasivo e comodamente utilizzabile a casa, proprio per facilitare al massimo il trattamento quotidiano e arrecare il minor disagio possibile al piccolo paziente e ai suoi genitori.