La misurazione della massa grassa può avvenire con molti metodi, alcuni dei quali anche scientificamente molto precisi. A prescindere dal metodo, la confusione è aumentata dal fatto che non sempre è chiara la differenza fra grasso totale, grasso di scorta e grasso essenziale. Infatti il grasso totale è dato dalla somma del grasso di scorta (in teoria superfluo, anche se una minima quantità è consigliabile per l’atleta) e del grasso essenziale (il 3-4% per l’uomo e il 10-11% per la donna, il grasso necessario al metabolismo, quello di cui non si può fare a meno).
Questa “analisi delle masse”, viene oggi condotta anche con procedimenti di estrema semplicità ma di accurata precisione, quali:
DEXA (Dual Energy X-ray Absorptiometry) – È il metodo considerato migliore perché è affidabile, preciso, ripetibile e si basa su tre componenti (muscolo, grasso, osso) anziché due (muscolo, grasso). È pero di difficile attuazione per il costo dell’apparecchiatura e per la difficoltà d’esecuzione: il soggetto deve stare assolutamente fermo per 10-20 minuti mentre avviene la scansione di tutto il corpo.
Pesata idrostatica – Se effettuato correttamente, anche questo metodo (che però non considera la parte ossea) può essere molto attendibile. Il problema consiste nel fatto che il soggetto deve essere in grado di espellere tutta l’aria dai polmoni quando è immerso nell’acqua. Anche in questo caso l’apparecchiatura è costosa e il metodo viene utilizzato a soli fini di ricerca.
Analisi plicometrica – di facile esecuzione durante l’esame obiettivo, e ci fornisce valutazioni sufficientemente accurate ed inoltre ci permette di definire la distribuzione della massa grassa. Essa permette di misurare lo spessore delle pliche cutanee in vari distretti del corpo per valutare con metodo scientificamente valido e standardizzato lo stato nutrizionale. La misurazione delle pliche cutanee è operazione in sé facile e il metodo è “trasportabile”. Purtroppo il metodo è praticamente poco attendibile perché difficilmente replicabile: due misurazioni danno risultati vicini, ma differenti, in quanto la modalità di definizione della plica dipende dall’interpretazione dell’esaminatore.(Vedi tabelle di riferimento plicometrico)
NIR (Near Infra-Red) – Utilizza una sonda a fibra ottica. Il metodo è poco costoso, facile, veloce, anche se non ancora sufficientemente preciso
Bioimpedenziometria corporea (BIA) – Una delle tecniche a più accurate è la “Body Imepedance Analysis (B.I.A.)”. Sfrutta la diversa conduttività dei tessuti del corpo alla corrente elettrica alternata a basso voltaggio, e ciò avviene mediante posizionamento degli elettrodi alle estremità distali del nostro corpo e un mediante un dispositivo di rilevamento della resistenza elettrica e la elaborazione successiva dei valori ottenuti, ci da un quadro completo dell’assetto corporeo, suddividendo il peso in acqua corporea totale (intra ed extracellulare), massa grassa, massa magra, (per saperne di più sulla BIA)