Il caffè al ginseng nasce dalla panax ginseng, una radice le cui proprietà benefiche erano già note nell’antica Cina. Al bar o nelle nostre case, al giorno d’oggi, il caffè al ginseng non manca quasi mai: del resto, costituisce una bella sferzata di energia. Ma quali sono i benefici di questa bevanda? Ha delle controindicazioni? Te lo spieghiamo in questo articolo, in cui sfatiamo alcuni miti relativi al ginseng.
Sapore vellutato, basso o zero contenuto di caffeina, effetto tonificante ed energizzante: nella sua variante tradizionale o deca, il caffè al ginseng è sempre più apprezzato in Italia come alternativa al classico espresso durante la colazione o le pause di metà giornata. Un caso? Non proprio, date le molteplici proprietà benefiche del ginseng!
Quali sono i pregi del caffè al ginseng?
Il caffè al ginseng nasce dall’infusione dei chicchi o della polvere di caffè con la radice di Panax ginseng, una pianta erbacea coltivata soprattutto in Malesia e in altre nazioni dell’Asia Orientale.
La maggior parte dei pregi del ginseng dipende proprio da questa radice, che rende il caffè che ne deriva una bevanda estremamente naturale, particolarmente apprezzata anche da chi è molto attento alla propria dieta – il caffè al ginseng, infatti, può essere considerato sia un alimento sia un integratore alimentare.
Del resto, la radice di ginseng è ricca di proprietà benefiche per l’organismo:
#1 Stimola l’energia e combatte la stanchezza grazie alla sua ricchezza di vitamine e oligoelementi; inoltre, pare facilitare il recupero rapido dopo un intervento chirurgico o durante un periodo di convalescenza
#2 Aumenta la resistenza fisica e mentale donando maggiore lucidità, reattività, vigilanza e migliorando la capacità di memorizzare concetti e contenuti durante lo studio
#3 Aiuta a prevenire e trattare il diabete di tipo B grazie alle sue proprietà ipoglicemizzanti
#4 Aumenta la risposta immunitaria perché stimola la produzione di sostanze antivirali come anticorpi e interferone, una proteina che protegge dagli attacchi virali – si sa, del resto, che la salute passa anzitutto attraverso la buona alimentazione
#5 È un afrodisiaco naturale perché diminuisce lo stress nervoso e favorisce la produzione di endorfine e serotonina – Il Corriere lo include addirittura tra i quindici cibi afrodisiaci naturali da gustare in coppia!
#6 Migliora il tono dell’umore, riducendo lo stato di ansia e irritabilità
#7 Ha proprietà antiossidanti che contrastano i radicali liberi
Ginseng, una bevanda apprezzata già nell’antichità
L’uso e i benefici del ginseng non sono una novità dei giorni nostri. Infatti, sono documentati già a partire dall’antica Cina imperiale, dove andava di moda una zuppa di pollo e ginseng; ma c’era anche chi preferiva una sorta di estratto liquido della radice.
Non mancava nemmeno la polvere di ginseng che veniva sciolta nel tè bollente. Ne nasceva un infuso che univa le proprietà benefiche del ginseng a quelle della teina – in realtà non è molto diverso dal nostro caffè al ginseng perché caffè e tè contengono la stessa molecola che, però, è denominata in modo diverso in base alla pianta da cui è estratta.
Insomma, possiamo dire che il nostro ginseng derivi da questa antica bevanda cinese!
I falsi miti: il ginseng fa male?
Ci si chiede molto, ultimamente, se il caffè al ginseng sia una bevanda salutare o se abbia controindicazioni. Come ogni alimento, se assunto in quantità moderate, il ginseng non fa male.
Se lo si beve in gran quantità, si può andare incontro a mal di testa o disturbi di stomaco – l’ideale è non superare le quattro tazzine al giorno. Sotto questa soglia, infatti, non vi sono controindicazioni.
Quando è meglio evitare il caffè al ginseng?
Sebbene il gusto vellutato e la consistenza simile a quella del caffelatte rendano difficile resistergli, esistono situazioni in cui è bene evitare il caffè al ginseng, come:
- quando si assumono farmaci antidepressivi e antinfiammatori
- nei casi ipertensione, insonnia o tachicardia
- durante la gravidanza
Un consiglio generale: fai attenzione agli ingredienti
In realtà, ancora prima di discutere sui benefici e sulle controindicazioni del caffè al ginseng, bisogna partire dagli ingredienti, che devono essere di alta qualità ed effettivamente salutari.
Ecco cosa troviamo generalmente in una tazzina di caffè al ginseng:
- Estratto secco di ginseng, cioè l’estratto puro della radice, che contiene tutte le proprietà del ginseng
- Crema di latte – se vegetale o priva di lattosio, tanto meglio, cosicché anche gli intolleranti allo zucchero del latte possono gustare il caffè
- Zucchero, in quantità variabile – alcuni tipi di caffè al ginseng in commercio, non presentano addirittura zuccheri aggiunti
- Caffè istantaneo con contenuto di caffeina estremamente ridotto o nullo – per esempio nel caso del ginseng deca
Fortunatamente, ora siamo facilitati nella scelta di prodotti che fanno bene al nostro organismo: infatti, alcuni anni fa l’OMS ha imposto degli standard di produzione degli alimenti a base di ginseng, che individuano i fattori di qualità da rispettare e impongono che sia specificata la composizione iniziale.