Probabilmente ne avrete sentito parlare almeno una volta nella vita, ma avete idea di cosa siano le tecniche olistiche? Siamo qui per questo. Si tratta di una serie di pratiche, di svariate tipologie, che sono volte ad ottenere un miglioramento della propria salute sotto tutti i punti di vista.
D’altronde, la parola olistico deriva dal greco “olos”, tutto. E in questo “tutto” viene compreso sia il punto di vista fisico che mentale. Ma vediamo nel dettaglio.
Tecniche olistiche: info utili
C’è da dire che la medicina olistica è volta all’ottenimento di uno stato conservativo e preventivo del corpo e della mente: non tutti sanno che si può puntare a stare meglio anche con delle tecniche prettamente naturali.
Esistono tantissime tecniche olistiche, come anticipato, ed ognuna di esse ha una caratteristica particolare che permette di ottenere un benessere globale nell’individuo. Tra i principali obiettivi, concreti, della medicina olistica c’è la capacità di combattere lo stress. Rilassarsi è il primo passo per stare meglio ed evitare danni al proprio corpo.
Nella fattispecie, le discipline olistiche cercano di ritrovare un equilibrio perduto sotto tutti i punti di vista. Aiutano a liberarsi e gestire lo stress, evitando di intervenire su sintomi di una malattia, ma agendo sulla causa energetica di essa. Ecco perché possono essere utili a risolvere dei problemi dalla radice. Ovviamente, specifichiamo, nessuna delle tecniche olistiche ha la presunzione di sostituire la medicina tradizionale, ma affiancarla.
Pranoterapia
Alcune delle tecniche olistiche sono particolarmente note, come l’agopuntura o l’aromaterapia, ma c’è una di queste che forse è meno nota ma sicuramente molto efficace. Stiamo parlando della pranoterapia. La stessa parola “prana”, in sanscrito, significa proprio energia vitale. Questa disciplina è volta proprio a ristabilire un certo equilibrio energetico nel paziente.
L’energia, anzi, l’equilibrio energetico assume un valore essenziale in questa particolare terapia. Si basa sulla convinzione che quando sia presente una malattia, sia presente anche uno squilibrio energetico nel corpo: ripristinando il corretto equilibrio, invece, si riesce a favorire il processo di guarigione naturale.
Precisiamo che la pranoterapia è utilizzata da oltre quarant’anni in Italia e vanta un albo professionale, che è privato. Non c’è ancora una regolamentazione ufficiale, ma è probabile che arriverà presto. I pranoterapeuti devono fare un corso di formazione professionale ed iscriversi all’albo per poter lavorare.
Ma, in effetti, cosa fa di preciso un pranoterapeuta? Questa figura riesce a gestire e donare la propria energia vitale ad un’altra persona, affinché quest’ultima possa trarne un beneficio effettivo. Altra precisazione. Non si tratta di un “santone” o di una persona che è speciale: tutti possono diventare pranoterapeuti.
La conditio sine qua non è che la persona abbia della energia che possa essere in esubero: ecco perché dovrà, lui stesso, godere di una salute mentale e fisica ottimale. Senza questa premessa, non potrà agire in maniera adeguata. Oltre a ciò, è essenziale che possa fruire di una concentrazione mentale ottimale e “veicolare”: significa che può trasmetterla al prossimo.
In linea di massima, si procede posizionando le mani nelle parti del corpo che devono essere trattate: i cosiddetti meridiani energetici. In questa maniera si prova a far fluire l’energia nel paziente. Si indirizza in maniera conscia l’energia. Tale processo rivitalizza e permette di donare equilibrio al sistema energetico del paziente. Durante la seduta si possono avvertire sensazioni di calore e rilassamento.
Tra i benefici più evidenti derivanti dalla pranoterapia troviamo: in primo luogo il superamento di dolori articolari e reumatismi. Ma anche sollievo dai disturbi gastrointestinali, dallo stress, dall’ansia, dal mal di schiena, nonché dall’emicrania e da dolori muscolari in generale. Sono già diversi gli operatori sanitari che hanno dimostrato benefici effettivi.