Tutto sul microblading!

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Direttamente dagli Stati Uniti, il microblading è una tecnica approdata in Italia nemmeno due anni fa che già gode di un favore enorme. È, infatti, un trattamento molto innovativo che supera tutte le limitazioni sia delle pinzette sia del tatuaggio permanente, garantendo un risultato sempre naturale e donando nuova vitalità alle sopracciglia e al volto intero.

Rimanere espressivi

Gli occhi e le sopracciglia sono ciò che rende espressivo il nostro volto: sono loro che, infatti, trasmettono le nostre emozioni, come la felicità, la rabbia, il disappunto, la tristezza e tutto quello che l’umano riesce ad esprimere.

E, proprio per questo, sono tra le parti del corpo più sottoposte ad operazioni e trattamenti estetici. Concentrandoci sulle sopracciglia, spesso quelle naturali non sono come le vorremmo e quindi di mattina si perde tantissimo tempo per sistemarle, sfoltirle, dare loro una forma anche variando negli strumenti d’uso, come matita, pinzetta o scovolino.

Questa volontà ferrea di mantenere le sopracciglia sempre ben ordinate e perfette ha portato alla nascita di tecniche più complesse da svolgere nei centri estetici professionali e seri, come il tatuaggio permanente e, molto più di recente, il microblading, trucco invece semipermanente: in entrambi casi si tratta di effetti realistici, ma il secondo ha una resa impeccabile.

Questa tecnica consiste nell’incidere sulla pelle dei pigmenti con lo stesso colore naturale di sopracciglia e capelli. Questa incisione avviene usando piccolissime lamette (i “micro blades”) che, usate ovviamente da mani esperte e capaci, garantiscono una resa naturale e perfetta.

Trattandosi, tuttavia, di un’operazione un po’ complessa e non economica, è bene informarsi bene prima di prenotare una seduta. Ecco, quindi, alcune informazioni su questa tecnica estetica made by USA.

Microblading: un trucco semipermanente

Il microblading non è un tatuaggio permanente, ma un trucco semipermanente perché va a depositare i suoi pigmenti più in superficie rispetto al tatuaggio. Non ha una durata lunga, ma in base anche al tipo di pelle, all’esposizione, alla cura del paziente, dura dai sei ai trentasei mesi e va mantenuto circa ogni sei mesi o annualmente con delle sedute che lo controllano e lo fissano.

Microblading: non sempre la pelle è contenta

Nonostante i suoi effetti positivi, che farebbero la felicità di tutte, alcune tipologie di pelle potrebbero non reagire bene al microblading. Si parla soprattutto di pelli unte, con dermatite o altre patologie; o ancora persone che sanguinano abbastanza facilmente e che quindi avrebbero difficoltà durante il trattamento, oltre a risultati deludenti.

Microblading: lasciamolo fare alle professioniste

A molte piacerebbe operare da sole, ridefinendo le sopracciglia con il microblading senza spese e senza impegni. Ma il microblading non è per tutti: è un’operazione complessa che richiede precisione, e va quindi appresa seguendo dei corsi di formazione.

Perciò, proprio come accade per i tatuaggi, è necessario affidarsi a mani esperte, non senza prima informarsi su professionalità e abilità degli operatori che dovranno incidere la cute del paziente: si tratta, infatti, sempre del nostro viso!

Microblading: può essere un po’ doloroso

Ad alcuni pazienti il microblading potrebbe fare un po’ male, e quindi per questo si tende ad applicare della crema anestetizzante (tuttavia non sempre è necessaria). Ad ogni modo, si parla di un dolore molto leggero, ma è chiaro che la soglia di sopportazione del dolore è diversa in ogni soggetto ed è quindi lui a decidere se vuole o meno l’applicazione dell’anestesia.