Vino e salute: un bicchiere al giorno toglie la depressione di torno?

Vino e salute: un bicchiere al giorno toglie la depressione di torno?

Da una ricerca condotta negli USA, il vino sarebbe un ottimo rimedio naturale contro la depressione. Sembra una battuta, dato che molte persone registrano l'ovvia allegrezza da vino dopo il primo bicchiere, soprattutto.

Eppure non è solo una boutade, ma un vero studio scientifico a decretare che il nettare di Bacco possiede ottime proprietà contro gli sbalzi d'umore e la possibilità di “cadere” nelle fasi depressive, sopratutto in seguito a stress e stati ansiosi.

Alimentazione e salute mentale, i composti polifenolici dell'uva

La ricerca è stata condotta presso il Mount Sinai Hospital di New York, nell'ambito dei rimedi e delle terapie per la depressione, e dopo uno studio condotto sulle cavie costituite da topi, ha dimostrato come alcuni composti presenti nell'uva potrebbero essere in grado di migliorare le condizioni di chi soffre di sintomi depressivi. E non solo per una generica allegria.

I composti polifenolici presenti nell'uva potrebbero attenuare alcuni processi di scorretta trasmissione dei segnali del cervello, migliorandoli ai fini della salute mentale.

In particolare il trans-resvetrarolo, che oltre ad essere un fenolo che favorisce la fluidificazione del sangue e proprietà antitumorali, possiede anche effetti anti-infiammatori ben noti, potrebbe fornire una novità nell'ambito delle cure antidepressive. L'infiammazione del sistema immunitario periferico, infatti, sembra associata alla depressione con le sue conseguenze sul alcuni circuiti cerebrali.

 

Ad oggi, però, per contrastare la depressione non si cura l'infiammazione ma solo il processo seguente, che riguarda sostanze come la dopamina, serotonina e altri neurotrasmettitori. Una nuova frontiera potrebbe essere quella di agire su tale infiammazione, utilizzando alcuni composti naturali dell'uva come l'acido idrocaffeico (DHCA) e la malvidina-3′-O-glucoside (Mal-3-Gl).

 

Una preparazione bioattiva di polifenoli può agire efficacemente per contrastare la depressione, tramite la riduzione dell’infiammazione e la maggiore plasticità delle sinapsi. Per questo, la sperimentazione si sta orientando nello sfruttamento di tali composti.

Vino e polifenoli, per la salute oltre che per il gusto

Come ben sanno gli esperti o gli appassionati che hanno frequentato un corso per sommelier, i polifenoli sono contenuti nell'uva e passano poi nel vino, donando a questa bevanda il colore e alcune caratteristiche organolettiche.

I vini bianchi o rossi, ad esempio, sono tali per i flavonoidi responsabili di tali colorazioni (catechine, antociani e leucoantociani), che reagendo con gli acidi del vino, rendono i colori anche più o meno brillanti. Il tannino, polifenolo per eccellenza e antibatterico, è quello che dona caratteristiche ben definiti ai vini, rendendoli a seconda dei casi e dei vitigni più acidi, aspri oppure raffinati se sono presenti i cosiddetti tannini nobili.

Gli effetti positivi del vino sulla salute sono noti da tempo, grazie ai polifenoli, sia a livello cardiovascolare che anti-tumorale, e gli studi sulla funzione neuro-protettiva sono appunto sempre molto attivi.

Bere vino, in modo moderato previene anche anemia e invecchiamento, dato che il resveratrolo, viene utilizzato come sostanza anti-età nelle cure sottocutanee per il ringiovanimento, e per la produzione di creme cosmetiche al vino.

 

Già una ricerca spagnola (pubblicata nel 2013 da BMC Medicine Journal) mise in luce come un bicchiere di vino al giorno previene stress, depressione, ansia.

Si deve rimanere, ovviamente, entro 1-2 bicchieri al giorno, altrimenti come ben noto, gli effetti sulla salute non saranno più positivi ma dannosi.