Come si trasmette l’AIDS
L’AIDS è una malattia trasmissibile, ma non contagiosa. L’HIV-1 è stato trovato, ma in piccola quantità in tutti i liquidi organici dei soggetti infetti. Si trova perciò anche nelle lacrime, nella saliva e nell’urina, ma è escluso che tali piccole quantità possano infettare qualcuno.
Il caso è completamente diverso per il sangue e le secrezioni sessuali (sperma, secrezioni vaginali) che possono contenere dosi del virus in grado di trasmettere l’AIDS.
La principale modalità di trasmissione dell’HIV è la via sessuale. L’epidemia si è diffusa prima negli omosessuali maschi, nei bisessuali, poi poco a poco negli eterosessuali.
Il sangue costituisce il secondo canale attraverso il quale si può trasmettere il virus. Questo riguarda in primo luogo i tossicomani che utilizzano droghe iniettabili.
Il virus dell’AIDS viene trasmesso con il sangue per l’abitudine diffusa tra i tossicomani di riutilizzare le siringhe e di scambiarsele.
La trasmissione del virus dell’AIDS al personale sanitario è possibile, ma il rischio è basso.
Le trasfusioni di sangue sono state almeno fino al 1985 un canale molto efficace per trasmettere il virus. Attualmente il rischio di contagio tramite trasfusione di sangue è diventato molto basso dopo l’individuazione sistematica degli anticorpi anti-HIV nel sangue dei donatori.
Il contagio dei bambini è un grave problema. Le statistiche mostrano che il 20-30% dei bambini nati da madre infetta è già contagiato dal virus al momento della nascita. La trasmissione avviene nella maggior parte dei casi al momento del parto.