La frenesia spesso contraddistingue i nostri movimenti e spostamenti nella routine quotidiana così come anche nello sport. C’è una problematica legata alla sfera della salute che in ragione di questo può scattare e che può seriamente metterci ko. Stiamo parlando della distorsione alla caviglia: il piede che poggia male a terra, la pianta che finisce per piegarsi verso l’interno e in un attimo si viene colti da un forte dolore che anticipa il gonfiore. Un incidente di percorso che è comune per quanto riguarda le azioni di sport ma che è diffuso anche in spiaggia poiché la camminata sulla sabbia è in genere poco stabile. Che cosa fare in questi casi? Vediamolo insieme.
Ghiaccio, bendaggi e metodi per ridurre l’edema
Il primo soccorso che deve essere sempre prestato è rappresentato dalla borsa del ghiaccio. Quali segni può lasciare una distorsione? Partiamo dal presupposto che la fitta di dolore è senza dubbio il principale campanello d’allarme. Sicuramente la caviglia si gonfia, compare una tumefazione e – qualora la situazione dovesse essere particolarmente grave – nelle ore e nei giorni seguenti potrà diffondersi un ematoma. A causare questo disturbo può essere un improvviso cambio di direzione, una repentina battuta d’arresto oppure uno sprint in corsa (per saperne di più vai al sito).
Per quanto riguarda gli step da intraprendere nel caso in cui si dovesse verificare una distorsione alla caviglia, sarà utile fare mente locale sul fatto che in primis serve astensione dagli sport e assoluto riposo. Come detto, è anche importante mettere del ghiaccio sulla zona interessata dal trauma. Un’operazione da effettuare in modo tempestivo, stando però naturalmente ben attenti a non far toccare ghiaccio e pelle: il rischio ustioni è infatti alto e va scongiurato. Servirà poi un bendaggio – meglio se eseguito da personale specializzato per non interferire sulla circolazione – in modo da comprimere quella stessa zona, così come potrà essere opportuno l’impiego di un tutore. Infine è bene ricordare che la gamba e il piede dovranno essere sempre mantenuti in alto per fare in modo che l’edema (o l’ematoma) si riduca gradualmente.
I tempi del decorso e i controlli in caso di lesioni
Le prime settimane dopo il trauma sono quelle più importanti per quanto riguarda il decorso e i relativi tempi: potranno infatti andare a condizionare l’evoluzione successiva. Non per forza la presenza di un ematoma si lega all’eventualità di una frattura, ad ogni modo è sempre bene recarsi in pronto soccorso per i controlli del caso e valutare l’eventuale presenza di una lesione di un legamento (così da intervenire con il giusto supporto per la contenzione). Una distorsione alla caviglia può predisporre al rischio di una recidiva, soprattutto nel caso in cui vi sia stata proprio una lesione legamentosa. Nel caso in cui passati un paio di mesi il dolore dovesse persistere e tendere a cronicizzarsi, sarà necessario approfondire facendo altre verifiche come ad esempio la risonanza magnetica. Il percorso terapeutico in quel caso potrà proseguire con nuovi e specifici trattamenti.