Uno dei sistemi che maggiormente sta guadagnando diffusione per chi vuole perdere peso è quello del digiuno intermittente. In effetti, si tratta di uno dei sistemi più efficaci per riuscire a dimagrire: di contro, non è un sistema molto semplice da mettere in pratica e seguire. Il principio su cui si basa il digiuno intermittente è quello di individuare un determinato periodo di tempo, appunto quello di “digiuno”, la cui durata sia tale da modificare in maniera positiva il metabolismo ormonale e l’equilibrio fra calorie assunte e consumate in generale.
È importante, se si decide di seguire questo regime dietetico di digiuno intermittente, mettere in atto tutta una serie di accortezze e attenzioni, che riguardano l’alimentazione, lo stile di vita e l’integrazione di sostanze naturali, in modo da non compromettere la propria salute e di ottenere i maggiori benefici.
Come funziona il digiuno intermittente
Durante un regime di digiuno intermittente è necessario assumere del cibo solo durante una precisa finestra temporale: il resto del tempo è necessario rimanere digiuni. Quando si mette in pratica questa strategia all’interno dell’organismo si verifica una reazione “di risposta” ben precisa e individuata. Durante il periodo di digiuno le cellule, che non possono trarre il loro nutrimento dal cibo, cercano di ottenere l’energia necessaria a funzionare dal grasso che è stato immagazzinato all’interno dell’organismo stesso.
Questo significa che durante il periodo del digiuno intermittente l’organismo stesso “attacca” le riserve di adipe per ottenere l’energia necessaria ai normali processi interni, andando ad agire in maniera positiva sul metabolismo. Quando si mangia, i grassi subiscono una trasformazione in trigliceridi, che a loro volta si concentrano nel tessuto adiposo dando vita al problema dei “chili di troppo”. In caso di digiuno, i trigliceridi vengono nuovamente trasformati, questa volta in acidi grassi e glicerolo: questi sono nutrienti molto importanti per l’organismo.
Il processo continua grazie all’intervento del fegato, che ha il compito di trasformare gli acidi grassi in corpi chetonici: e sono proprio questi corpi chetonici che garantiscono, durante il periodo di digiuno, l’energia che è necessaria a tutto il nostro organismo. Infatti i chetoni, durante il digiuno, riescono a moltiplicarsi all’interno del sangue quando sono trascorse almeno 8 ore dall’ultima volta in cui è stato assunto del cibo.
Quindi, durante il periodo del digiuno, l’organismo tende a esaurire per prime, e in maniera molto rapida, le riserve di glucosio, che si trova normalmente nel fegato e nei muscoli (nella forma di glicogeno): compiuto questo processo, l’organismo, che ha bisogno di “carburante” per continuare a funzionare, va a incidere sui grassi conservati all’interno del corpo per la produzione di energia.
A cosa serve la dieta del digiuno intermittente?
Considerato il processo attraverso cui funziona il digiuno intermittente, questo regime alimentare può rivelarsi particolarmente utile quando:
- si ha l’obiettivo di perdere peso in eccesso: soprattutto quando il grasso tende a concentrarsi sull’addome (come accade spesso per gli uomini e per le donne dopo la menopausa);
- potenziare la capacità del corpo di resistere ad eventi avversi, come le malattie: il digiuno intermittente produce un situazione di stress sull’organismo. Grazie a questa esposizione il corpo impara a combattere al meglio le situazioni più complesse, grazie anche alla liberazione di ormoni che favoriscono un miglior funzionamento del sistema immunitario;
- favorire la migliore attività cerebrale: durante il processo di digiuni intermittente si libera all’interno dell’organismo la neurotrofina. Questa sostanza è molto importante per la protezione del sistema nervoso centrale;
- agire sulla pressione sanguigna, sul livello di glucosio nel sangue e sulla frequenza cardiaca: la pratica del digiuno intermittente si è mostrata utile nell’equilibrare tutti questi parametri, che molto spesso si alterano all’interno dell’organismo e provocano problemi di salute;
- rallentare il processo di ossidazione delle cellule dell’organismo: e di conseguenza rallentare anche il processo di invecchiamento;
- migliorare il tono muscolare: il digiuno intermittente può essere molto utile se l’obiettivo è quello di acquistare massa muscolare. Questo perché durante i periodi di digiuno l’ormone insulina non subisce picchi legati all’alimentazione: e questo è uno degli ormoni maggiormente coinvolti nell’accumulo di grasso all’interno dell’organismo. Di contro, durante i periodi di digiuno, tende a crescere la produzione di GH, anche noto come “ormone della crescita”: di conseguenza segue un miglioramento della composizione corporea (a patto ovviamente di abbinare un corretto programma di allenamento).
Il digiuno intermittente è adatto per tutti?
Un soggetto in buona salute generale può provare senza problemi il regime di digiuno intermittente. In alcuni casi è invece importante consultarsi con un esperto medico prima di iniziare il digiuno intermittente. In particolare questo è importante per chi soffre di diabete o di altri disturbi del metabolismo, di patologie cardiovascolari e per i malati oncologici.
Questo regime inoltre non è adatto per i bambini, per le donne in stato di gravidanza o che sono impegnate nell’allattamento e per le persone anziane.