Per molte persone, la tentazione di sbiancare i denti a casa è molto forte. Nonostante la soluzione più logica sia quella di rivolgersi a uno specialista, siamo portati a optare spesso per improvvisati espedienti casalinghi.
Il dover prendere un appuntamento e sborsare una cifra consistente di denaro, sono spesso i motivi principali che spingono ad optare per uno sbiancamento “fai da te”. Non manca però, un certo timore nel doversi presentare davanti al dentista, anche se si tratta di una operazione relativamente semplice ed indolore (se compiuta da un professionista del settore).
Dunque, è possibile realmente ottenere risultati concreti semplicemente affidandosi a metodi empirici? E quali rischi comportano tali scelte? In questo articolo cercheremo di fare chiarezza a riguardo.
Sbiancare i denti a casa: i potenziali rischi
Come è facile intuire, sbiancare i denti a casa è un’operazione da fare con grande attenzione. Prima di scendere nei dettagli infatti, consigliamo sempre e comunque di rivolgersi ai già citati dentisti, onde evitare alcun tipo di controindicazione.
Al di là di ciò, per chi intende comunque agire in autonomia, vanno ricordati i potenziali rischi di tali operazioni “fai da te”. Pur essendo un tipo di iniziativa che, a meno di particolari problematiche, non causa dolore, in caso di intervento maldestro si possono creare grandi danni allo smalto dei denti ossia, ciò che protegge la dentina. Adottare sostanze aggressive infatti, può danneggiare la parte esterna del dente, andando non solo ad indebolirlo ma anche a “preparare il terreno” per potenziali problemi (nonché rotture) futuri. Quando tale difesa diventa vulnerabile, la dentina si deteriora e permette alla carie di raggiungere la polpa dentaria. Se questa si dovesse infettare, darà origine ad un doloroso ascesso.
Il bicarbonato di sodio o sostanze simili infatti, vanno usate con parsimonia e facendo grande attenzione. Allo stesso modo, utilizzare prodotti più complessi di dubbia provenienza, non è affatto consigliabile, in quanto se troppo acide, potrebbero creare i presupposti succitati. Andiamo dunque nello specifico, individuando quali sono le principali opzioni per chi intende attuare uno sbiancamento dei denti in casa e in modo autonomo.
Strisce sbiancanti
Quando si parla di strisce sbiancanti, si fa riferimento a dei rettangoli di polietilene arricchiti con particolari sostanze. Applicando questi sull’arcata dentale esterna, è possibile agire sui denti, favorendone lo sbiancamento.
Tali strisce infatti, favoriscono il contatto dei denti con sostanze quali perossido di idrogeno o simili che vanno ad agire sullo smalto. Contrariamente a voci diffuse in passato, le strisce sbiancanti vanno generalmente non solo a candeggiare i denti ma anche a rafforzare la struttura esterna degli stessi.
Ovviamente, per ottenere un buon risultato, è assolutamente necessario affidarsi a prodotti di qualità.
Su La Salute in Bocca una lista delle migliori strisce sbiancanti ed indicazioni chiare su come usarle.
Rimedi naturali
Escluse le strisce sbiancanti poi, vi sono una serie di rimedi naturali per l’ottenimento di un eccellente risultato che meritano sicuramente la nostra attenzione. Facendo grande attenzione infatti è possibile utilizzare:
- Bicarbonato di sodio. Questo elemento, già citato in precedenza, può essere utilizzato occasionalmente (non più di 1-2 volte a settimana) al posto del dentifricio. Il bicarbonato, che ha un potere abrasivo, va reso leggermente umido prima di essere distribuito sullo spazzolino.
- Carbone vegetale. Si tratta di un particolare prodotto naturale che, se usato con il metodo indicato per il bicarbonato (leggermente umido), può risultare di tanto in tanto un’ottima alternativa ai tradizionali dentifrici. Si tratta di un prodotto facile da reperire nonché economico. Su MyPersonalTrainer una guida al carbone vegetale.
- Infine è bene parlare del succo di limone. Gli acidi presenti in questo agrume infatti, si rendono particolarmente efficaci per contrastare l’ingiallimento e le macchie di vario genere. Anche in questo caso può essere buona prassi, un paio di volte a settimana, effettuare un “pre-lavaggio” dei denti utilizzando il succo di questo frutto. Di fatto questo estratto potrebbe agire in modo corrosivo sulla superficie, ma non in modo così continuativo come potrebbe essere una saliva con un grado elevato di, appunto, acidità.
Abitudini utili a preservare la brillantezza dei denti
Al di là delle soluzioni illustrate in questo articolo, esiste una sorta di prevenzione che permette di mantenere i denti brillanti. Nello specifico, consigliamo prima di tutto di effettuare le consuete operazioni di igiene orale con costanza, ogni volta che si consuma un pasto.
In tal senso poi, l’utilizzo di colluttori e spazzolini elettrici può aiutare notevolmente a preservare la lucentezza dei propri denti. Va ricordato, infine, che fumo e consumo abituale di caffè tendono a rendere i denti gialli.