È capitato quasi a tutti, almeno una volta nella vita, di doversi recare in ospedale per una visita specialistica, un esame o un intervento chirurgico; e quasi sempre l’impressione è quella di essere stati catapultati in un ambiente poco organizzato e caratterizzato da tante attese e servizi scadenti.
Le liste di attesa rappresentano un fenomeno percepito dai cittadini e dai pazienti come una forte criticità dei moderni sistemi sanitari, in quanto compromette l’accessibilità delle prestazioni da erogare. L’abbattimento dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie è uno degli obiettivi prioritari del SSN e l’erogazione dei servizi entro tempi appropriati, rispetto alla patologia e alle necessità di cura, rappresenta una componente strutturale dei LEA, così come previsto dal DPCM del 29 novembre 2001
Da qualche anno a questa parte si sta però affermando da parte delle strutture sanitarie la necessità di migliorare la loro organizzazione interna e la qualità delle prestazioni offerte. Il lean thinking in sanità permette infatti di ottimizzare risorse e lavoro, al fine di ottenere una maggiore efficienza a livello produttivo e umano.
In Italia alcune strutture hanno davvero fatto passi da gigante in ambito lean. L’Ospedale Israelitico di Roma, per esempio, ha deciso di adottare un software gestionale ERP in grado di integrare tra loro non solo tutti i processi amministrativi e logistici, ma anche clinici e ambulatoriali.
Ha inoltre elaborato un vero e proprio Percorso Chirurgico intelligente che traccia e digitalizza tutti i dati utili per l’ospedale, dalla chiamata del paziente fino al decorso operatorio così da avere un quadro preciso e puntuale del paziente stesso e poter reperire le informazioni necessarie in modo semplice e veloce.
Eliminare inefficienze e criticità all’interno di una macchina complessa come quella di un ospedale è anche l’obiettivo del Nuovo Ospedale Galliera di Genova, dove il 6 e 7 giugno 2016 si è tenuto un corso per diffondere il modello lean nell’organizzazione sanitaria.
Il Galliera ha infatti intrapreso da tempo un progetto speciale di lean thinkink chiamato G.E.N.O.V.A. (Galliera Empowerment by New Organization and Value Analysis), volto a eliminare gli sprechi, migliorare l’organizzazione delle singole attività e dedicare così più tempo ai pazienti.
Il percorso di valorizzazione del sistema sanitario e delle strutture che gravitano intorno ad esso deve dunque iniziare dall’introduzione di innovazioni tecnologiche e strumenti all’avanguardia; una migliore organizzazione dei flussi di lavoro infatti passa attraverso una progressiva digitalizzazione di attività considerate ormai uno spreco di tempo ai fini della cura del paziente.
Articolo scritto in collaborazione con Afea Sanità
Foto da medici.roma.it