Mio figlio dorme male: consigli utili e suggerimenti pratici per aiutare il bambino a dormire bene anche scegliendo il giusto pigiama per bambino
Un bambino che dorme male è un problema che va affrontato e risolto, preferibilmente senza stress o arrabbiature che non farebbero che aggravare la situazione. Questo vale non solo per il benessere del piccino, ma anche per quello della stessa famiglia.
I motivi per cui un bimbo può far fatica a riposare bene possono essere i più disparati, a cominciare da difficoltà nell'addormentamento per paure o capricci, per finire con l'abbigliamento sbagliato. Non si pensa mai infatti ad esempio al pigiama per bambino, che deve essere confortevole. Vediamo quindi come aiutare il proprio figlio a dormire meglio.
Comprendere il motivo per cui un bambino non dorme
La prima cosa quando si ha a che fare con un bimbo che non riposa è comprenderne il motivo.
Si può quindi fare una sorta di 'check' mentale analizzando via via le possibili cause.
Ad esempio:
-
la sua stanza è troppo fredda o troppo calda?
-
ha mangiato troppo o troppo poco a cena?
-
ci sono rumori fastidiosi di notte?
-
il suo pigiama è confortevole?
Una volta capito quale potrebbe essere il problema ambientale o circostanziale, si può provvedere a risolverlo.
La sua stanzetta quindi dovrebbe essere arieggiata di giorno in modo che la sera sia fresca d'estate, e riscaldata d'inverno per farlo stare al caldo.
Non devono essere presenti fiori che potrebbero disturbarlo o insetti molesti.
Il pigiama per bambino infine dovrebbe essere in cotone per la stagione calda e in lana per quella fredda.
Se però il bimbo non dorme per altre cause, è bene mettere in atto i consigli seguenti.
Come aiutare il proprio figlio a riposare meglio
La prima regola in questi casi è avere delle regole.
Questo vuol dire stabilire e poi soprattutto mantenere una buona routine dell'addormentamento.
La routine però va costruita fin dal giorno, senza ridursi ai capricci serali.
Il bimbo non dovrebbe riposare troppo durante il giorno, altrimenti alla sera sarà iperattivo. Allo stesso modo è decisamente utile evitare cibi o bevande zuccherini a cena, altrimenti la vigilanza del piccolo aumenterà a dismisura.
È importante anche rispettare gli orari e lo schema: si va a letto sempre alla stessa ora dopo aver compiuto gli stessi gesti, come lavarsi i dentini e aver ascoltato la favola della buona notte.
Se si verificano però degli intoppi durante la notte, è bene affrontarli con calma e risolutezza.
Ad esempio il bimbo potrebbe svegliarsi in preda a un incubo. In questo caso lo si potrà rassicurare carezzandogli i capelli e dicendogli che si è trattato solo di un brutto sogno.
Se il bambino ha un'età compresa tra gli otto mesi e i tre anni, è utile sapere che potrebbe soffrire della cosiddetta 'ansia da separazione'.
Sarà quindi giustificato nel voler rimanere ancora un pochino nel lettone di mamma e papà, almeno fino a quando si sarà addormentato.
Seguendo questi utili e semplici consigli si potrà aiutare il proprio figlio in quel delicato momento di passaggio che è l'addormentamento, senza traumi e potendo così riposare meglio tutti quanti.