Come progettare l’illuminazione per il benessere psicofisico

Quando si sta installando un impianto d'illuminazione all'interno di uno spazio, bisogna fare in modo che sia strutturato così da poter favorire non solo degli adeguati punti luce, ma allo stesso modo anche il benessere psicofisico. A tal fine, infatti, sta facendo sempre più spazio alla cosiddetta illuminazione del benessere. Parliamo di un impianto creato per favorire il benessere delle persone con colori che possono anche influenzare positivamente i comportamenti e lo stato generale dell'umore. Una volta che si è una volta chiesto il parere degli esperti su dove posizionare i punti luce, la cosa migliore è strutturare l'impianto del modo giusto a seconda del tipo di stanza in cui viene installato. I vantaggi in termini di salute saranno moltissimi. Ovviamente poi, la “tasca” vuole la sua parte. Quindi, nella progettazione di un impianto d'illuminazione, vale anche la pena, ricordarsi di visitare un comparatore di tariffe per trovare, nella pagina dedicata, le tariffe luce più convenienti. Una volta fissati questi parametri, l'impostazione dei punti luce sarà fondamentale per far sì che il vostro spazio sia adeguatamente illuminato in modo tale da favorire il vostro benessere. Vediamo in che modo.

 

Installare l'illuminazione per favorire il benessere psicofisico

Per riuscire a garantire il benessere psicofisico con l'installazione di un buon impianto d'illuminazione serve un adeguato progetto. Un architetto d'interni sarà in grado di aiutarvi in tal senso. La luce, infatti, è in grado di migliorare il benessere psicofisico: gestendo in modo adeguato l'illuminazione a seconda del tipo di stanza in cui viene installata, tutto cambia per la salute. Ad esempio, la luce naturale è ideale per quasi per tutte le stanze e l'integrazione con sorgenti luminose dedicate deve essere fatta solo in una disposizione studiata. Inoltre, bisogna evitare contrasti che potrebbero andare a provocare una contrazione pupillare. Poi, bisogna fare anche il modo che la luce artificiale non sia troppo forte. Gli spazi devono essere adeguatamente illuminati anche in base all'utilizzo che se ne fa. Per esempio, in cucina o in un uno studio, la luce deve essere sufficiente in quanto si tratta di zone in cui l'attività richiede attenzione.

 

I differenti tipi d'illuminazione tra cui scegliere

Quando si crea un progetto illumino tecnico all'interno di una struttura abitativa è molto importante decidere tra i diversi tipi d'illuminazione a seconda della stanza in cui si stanno installando i punti luce. All'interno di ogni singolo ambiente si può optare:

  • per un'illuminazione diffusa, in modo tale da creare una luce totale che abbracci tutto lo spazio, ad esempio, con lampade a soffitto o a sospensione;
  • per un'illuminazione puntuale, per spunti specifici, in modo tale da andare a illuminare ad esempio, sculture quadri oppure altri oggetti con l'aiuto di faretti;
  • per un'illuminazione da lavoro, che serve per i piani da lavoro, ad esempio, per una scrivania oppure specifici angoli, nonché il piano cottura;
  • per un'illuminazione da atmosfera, che è quel tipo di luce che serve a creare un clima accogliente. Si realizza con abat-jour, fili di luce, lampada da terra oppure candele.

 

Le regole per un'illuminazione salutare

Per far sì che l'illuminazione sia salutare e che garantisca un benessere psicofisico adeguato, bisogna che gli ambienti della casa siano tutte ben esposti alla luce. Dunque, la prima cosa da fare è avere sempre tende leggere in modo che la luce naturale possa filtrare. Poi, optate per colori riflettenti alle pareti come quelli pastello o il bianco. Un altro modo per favorire l'ingresso della luce naturale è quello di utilizzare tappeti chiari per illuminare le stanze, nonché oggetti metallici e specchi. Evitate, invece, l'installazione di un numero troppo elevato di punti luce in una sola stanza. In più, bisogna fare in modo da evitare la luce diretta sugli arredi o sulle superfici riflettenti o troppo lisce. Assolutamente sconsigliati, infine, anche gli sbalzi di luce: nel lungo periodo potrebbero essere nocivi per la salute psicofisica e potrebbero andare a influenzare anche negativamente l'umore delle persone che vivono con lo spazio quotidianamente.