Sono diversi i motivi che possono portare a voler cancellare un tatuaggio dalla propria pelle. Può capitare, infatti, di pentirsi di un tatuaggio fatto qualche anno prima o di avere la necessità di cancellarlo per questioni lavorative (basti pensare a hostess e militari).
Stando ad alcune recenti statistiche, si tratta di un fenomeno assai comune dato che ben un italiano su tre dei sette milioni che hanno almeno un tatuaggio, ne cancellerebbe volentieri qualcuno.
Cosa si deve fare quando c’è l’esigenza di cancellare uno o più tatuaggi? Quello che bisogna assolutamente evitare è ricorrere ai metodi fai da te. Cercando su Internet, infatti, ci si può imbattere in alcuni consigli non professionali che possono portare a effetti collaterali come infezioni o malattie della pelle.
Il consiglio, quindi, è quello di rivolgersi ad un chirurgo estetico qualificato in possesso degli strumenti e delle tecniche per cancellare in maniera definitiva quei tatuaggi che, per qualsiasi motivo, fanno ormai parte del proprio passato.
Perché rivolgersi a un professionista
Esistono numerose tecniche che permettono la cancellazione definitiva di un tatuaggio. L’effetto finale è legato ad alcune variabili che hanno a che fare sia con il tipo di pelle che con le caratteristiche del tatuaggio. Quest’ultime sono, ad esempio, la dimensione e la collocazione del tatuaggio o la tipologia di inchiostro utilizzato per la sua realizzazione.
Come si fa ad essere sicuri che venga utilizzato il metodo giusto e senza effetti collaterali? La tecnica che lo specialista deciderà di usare, come accennato prima, cambierà da caso a caso a seconda del tipo di pelle e di tatuaggio.
È fondamentale, quindi, sottoporsi a una visita presso un dermatologo o un chirurgo estetico per essere certi che venga utilizzata la tecnica più adatta e idonea alla propria situazione.
La tecnica più utilizzata per rimuovere un tatuaggio: il laser
Il laser è senza dubbio il metodo che viene utilizzato più di frequente per rimuovere definitivamente uno o più tatuaggi dalla pelle. Ma come fa il laser a eliminare ogni traccia di un vecchio tatuaggio?
Il laser Q-Switched produce delle onde elettromagnetiche che, a contatto con la pelle, sono in grado di frantumare le particelle di colore rendendole praticamente invisibili. Queste particelle sono poi eliminate dal corpo stesso durante la fase di guarigione.
La rimozione dell’intero tatuaggio mediante laser avviene solitamente in diverse sessioni. Il numero delle sessioni dipende da alcuni fattori come la grandezza del tatuaggio e il tipo di inchiostro che è stato usato per realizzarlo.
Il momento migliore per sottoporsi a questo tipo di intervento (se si può ovviamente decidere) è quello invernale o autunnale. Dopo l’intervento, infatti, è fortemente sconsigliato esporre la zona interessata alla rimozione ai raggi solari.
La laserterapia è dolorosa?
L’intervento di rimozione dei tatuaggi con il laser non è di per sé doloroso. Non lascia, inoltre, alcun tipo di cicatrice, ma può portare a un minimo rischio di effetti collaterali (come accade per ogni caso di procedure medico-chirurgiche).
A questo riguardo, va sottolineata l’importanza di affidarsi solo a professionisti e di sottoporsi, prima dell’intervento di rimozione, a ogni tipo di controllo necessario per scongiurare reazioni allergiche, cicatrici e altre controindicazioni.
Fonti: fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/lesperto-risponde/come-rimuovere-un-tatuaggio
Disclaimer: “Questi testi non vanno intesi come indicazioni di diagnosi e cura di stati patologici, pertanto è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico curante”.