Come funziona la dieta Kyminasi

Tra i regimi alimentari a cui si può fare riferimento per perdere peso c’è la dieta Kyminasi, il cui obiettivo è quello di riprogrammare un funzionamento non adeguato dei processi di assimilazione, attraverso delle specifiche frequenze elettromagnetiche. Si tratta di uno stile alimentare indicato in modo particolare per le persone che si trovano in uno stato di grave sovrappeso e che, di conseguenza, non hanno la possibilità di praticare esercizio fisico. Vi si può fare affidamento, però, solo se non si soffre di patologie.

Le caratteristiche della dieta Kyminasi

Lo stile alimentare in questione può essere considerato una dieta per dimagrire 10 kg, o anche di più. È necessario porre a contatto con il corpo un dispositivo che sia in grado di generare onde elettromagnetiche, in modo tale che le cellule vengano stimolate verso un funzionamento appropriato. Lo stimolo che deriva dalle onde elettromagnetiche causa una reazione nei tessuti eccitabili elettricamente, tra i quali il tessuto nervoso e il tessuto muscolare. Si ipotizza, inoltre, un effetto supplementare su altri tessuti attivi dal punto di vista biologico: ne deriva un’interazione con la struttura delle molecole e degli atomi delle cellule.

Le fasi alimentari

Per quel che riguarda il programma alimentare vero e proprio, si ha a che fare con tre fasi distinte, che in totale durano sei mesi. Le restrizioni sono molto forti soprattutto nel primo mese, mentre a partire dal secondo vengono reintrodotti alcuni cibi e a partire dal terzo si può seguire una dieta equilibrata che si fonda su ingredienti sani. Entrando più nel dettaglio, nel corso del primo mese sono ammesse, oltre alle verdure, unicamente le proteine magre, come quelle del petto di pollo e del pesce bianco. Per quanto concerne i metodi di cottura, invece, si deve privilegiare la bollitura, ma va bene anche la cottura al vapore: l’importante è che non si utilizzino grassi o macronutrienti supplementari.

La dieta del secondo mese e di quelli successivi

La frutta non può essere consumata nel primo mese, ma viene reintrodotta a partire dal secondo. Tra il terzo e il sesto mese, poi, si segue un regime alimentare costituito da pietanze naturali e sane. Ma quali sono i risultati di questo programma? Durante il primo mese si verifica una perdita consistente di grasso, ma questo non determina un afflosciamento dei tessuti. Verso il sesto mese, poi, la perdita di peso si riduce in maniera progressiva. L’organismo, in virtù di questo periodo restrittivo iniziale, viene disintossicato e, in un certo senso, rieducato: in altri termini viene predisposto a un assorbimento corretto.

La dieta nelle persone obese

Nel corso della prima fase di questa dieta, viene garantito l’apporto di tutti i macronutrienti di cui il corpo ha bisogno: le proteine e i grassi, per così dire, buoni. Invece, i carboidrati non sono ritenuti essenziali: ce n’è bisogno nel caso in cui si pratichi esercizio fisico, ma non in altre circostanze. La chetosi e altre vie metaboliche, infatti, permettono di generare e avere a disposizione substrato energetico.

Perché è necessario disintossicarsi

Ci sono numerosi alimenti di provenienza industriale che sono caratterizzati dalla presenza di sostanze che il corpo non riesce a riconoscere. Non va dimenticato, poi, che un consumo esagerato di grassi cattivi e di carboidrati si traduce nella proliferazione della flora intestinale, con effetti negativi. Quel che la dieta Kyminasi riesce a fare è eliminare la voglia di junk food. Così, se da un lato non si avverte più il desiderio di gustare cibo spazzatura, dall’altro lato si può beneficiare di livelli di energia più elevati. E ciò è il risultato della presenza di una flora batterica buona.