La parola cosmetico è legato al bello, quindi a ciò che riesce a rendere più attraente un luogo o una persona. La parola naturale, invece, richiama alla nostra mente ciò che non è artificiale, che la natura ci regala spontaneamente. Un breve viaggio nel mondo della cosmesi naturale è davvero interessante per conoscere da vicino molte culture e carpire i loro segreti.
Pensando alla natura non riesco a non pensare all’impacco di semi di lino con cui mia madre sconfiggeva i suoi terribili ascessi dentali, o gli risciacqui del cavo orale con limone e sale con cui curava i miei frequenti mal di gola. Poi il miele nel latte caldo per la tosse. Il vin brulé per l’influenza E le compresse di ovatta imbevuta nella camomilla sul viso in caso di occhiaie e antiestetici gonfiori agli occhi? Funzionavano, eccome!
La cosmesi naturale in culture lontane
E le altre culture? Cosa usano per curarsi o abbellirsi? Un prodotto che subito ci viene in mente è l’olio di monoi che le donne polinesiane usano per proteggere la pelle dalle azioni di vento, freddo e sole dei loro bambini e di sé stesse e regala pelle e capelli meravigliosi.
Se avete avuto occasione di effettuare un tour in Birmania (Myanmar), poi, avrete senz’altro notato l’uso di una strana cipria compatta chiamata thanakha sulle guance di donne e bambini. Di cosa si tratta? Si tratta di una sorta di pasta cosmetica che si ricava dal legno di una pianta endemica birmana, la Limonia acidissima che costituisce un ottimo filtro solare per proteggere la pelle e renderla splendente. Questa pasta viene confezionata in tronchetti comodi per essere applicati direttamente sulla pelle di donne e bambini per proteggere zone particolarmente delicate ed esposte ai raggi solari.
Un altro prodotto che la natura ci offre per la nostra bellezza è l’hennè, polvere che si ricava dalla pianta Lawsonia inermis ed è un potente colorante di capelli e pelle utilizzato per effettuare bellissimi tatuaggi temporanei, per rinforzare una chioma debole o spenta regalandole anche dei meravigliosi riflessi ramati. L’uso di questa polvere è tradizionalmente comune a molte culture diverse, prima tra tutte quella marocchina, ma anche indiana. La tradizione di questo paese impone alla sposa il giorno precedente alle nozze una cerimonia di preparazione al matrimonio in cui le vengono dipinti dei tatuaggi con l’hennè sul corpo mentre altre donne della famiglia cantano e ballano. Una sorta di etnica festa di addio al nubilato!
Questo dimostra come la natura può aiutarci ancora oggi a sostituire alcuni prodotti di bellezza chimici in maniera altrettanto efficace.