Cos’è la gnatologia e cosa studia

E’ senz’altro una disciplina non molto conosciuta la gnatologia, ma come vedremo in questo articolo ricopre un ruolo molto importante per il benessere delle persone. Scopriamo di cosa si occupa lo gnatologo, come si svolge una visita gnatologica e quali sono le principali patologie trattate.

Cosa studia questa branca dell’odontoiatria?

Nata all’inizio del XX secolo, la gnatologia è una branca recente dell’Odontoiatria che studia la fisiologia, la patologia e le funzioni della mandibola.

Gli esperti di questa branca si occupano di studiare e di ripristinare il corretto equilibrio tra il corretto contatto tra le due arcate dentali, le ossa cranio-mandibolari e i muscoli mandibolari.

Dal punto di vista fisiologico, il movimento della mandibola avviene in maniera libera, ma nei casi di malocclusione e di incoordinazione della mandibola, il movimento isotonico ne è fortemente compromesso con conseguenze negative sull’udito e sulla postura.

Lo gnatologo è l’esperto della gnatologia a cui ci si rivolge per una visita gnatologica.

È un Medico Odontoiatra specializzato in gnatologia che possiede specifiche competenze per identificare e risolvere disturbi e alterazioni dell’articolazione temporo-mandibolare, malocclusioni, bruxismo, disordini cranio-cervico-mandibolari.

L’esperto in gnatologia è lo specialista che si occupa dell’apparato stomatognatico (articolazione temporo-mandibolare ATM, piano occlusale, malocclusione); della fisiologia e delle problematiche posturali relative (disfunzioni cranio-cervico-mandibolari).

Per la complessità dei sintomi, lo gnatologo si trova a lavorare in team con Medici chirurghi maxillo-facciali, Posturologi, Fisioterapisti, Logopedisti e Ortodonzisti.

Quali sono le patologie trattate?

Le patologie trattate dall’esperto in gnatologia sono ascrivibili alle seguenti:

  • Digrignamento o Bruxismo: una condizione in cui si digrignano i denti, un’attività eccessiva dei muscoli che muovono la mandibola, un contatto prolungato delle due arcate dentarie.
  • Acufeni: disturbi uditivi costituiti da rumori, fischi o ronzii alle orecchie che possono derivare dal serramento dei denti.
  • Blocco della Mandibola: difficoltà del paziente ad aprire il cavo orale per un blocco del meccanismo condilo-discale.
  • Cefalea: forti emicranie.

Come si svolge una visita gnatologica?

La visita gnatologica consiste in una diagnosi approfondita da parte di un esperto, detto gnatologo, che studia il quadro clinico del paziente per risalire alle problematiche sorte nel tempo.

Ci si dovrebbe rivolgere al medico gnatologo nei casi in cui la mandibola emette una sorta di “click” quando mastichiamo il cibo.

Inoltre, tra i vari sintomi dei disturbi e delle alterazioni temporo-mandibolare ATM, si riportano: dolori muscolari a carico della cervicale, forti cefalee apparentemente inspiegabili e infiammazioni del nervo trigemino facciale.

Inoltre, si accusano sintomi posturali dovuti ad una malocclusione quali lombalgia, stiramenti e frequenti strappi.

Dalle statistiche è emerso che le donne sono molto più interessate da problemi gnatologici rispetto agli uomini, con un rapporto di 8 a 1.

L’obiettivo della visita gnatologica è quello di comprendere se i disturbi accusati dal paziente sono relazionati alla malocclusione e alle alterazioni del funzionamento tra mandibola e cranio.

Lo gnatologo per approfondire il quadro clinico del paziente può effettuare esami diagnostici e ricorrere alla kinesiografia mandibolare, alla risonanza magnetica e all’orto-panoramica.

Si ricorda che per prenotare una visita gnatologica è bene rivolgersi sempre e soltanto ad un medico specialista, lo gnatologo.