Uno dei desideri più ricorrenti è quello di perdere peso e di mettersi in forma, soprattutto in vista della stagione estiva. La dieta, però, molte volte viene vista come un acerrimo nemico perché costituisce una rinuncia a gran parte degli alimenti e ci priva dei cibi preferiti. Ci sono diete che consentono di perdere peso in maniera veloce ma costituiscono una piccola rinuncia che, talvolta è opportuna per attivare particolari processi necessari al dimagrimento.
La dieta del momento, si chiama Dieta chetogenica, un regime alimentare che negli ultimi tempi si sta diffondendo moltissimo soprattutto per i suoi risultati immediati che consentono di ottenere ottimi risultati in tempi relativamente brevi e spermettono di perdere peso e di ritrovare una buona forma fisica. Tra gli aspetti positivi di questa dieta, oltre all’importante riscontro nei chili persi in tempi brevi, c’è un aspetto importante che riguarda la costante riduzione del senso di appetito e di fame continua che porta a mangiare spesso facendo aumentare la massa grassa.
Questa dieta è caratterizzata da un aspetto fondamentale che riguarda la forte riduzione dell’apporto dei carboidrati e uno stile alimentare iperlipidico, con molti grassi e una buona quantità di proteine.
Sono proprio queste sostanze, i grassi e le proteine, quelle che diventano serbatoio e alimento principale per le cellule del corpo, che in assenza di carboidrati, vanno a ricavare l’energia necessaria per il proprio sostentamento e per le normali funzioni all’interno del tessuto adiposo dell’organismo, favorendo così il dimagrimento e la conseguente perdita di peso.
Il principio della dieta Chetogenica
La dieta chetogenica rappresenta un regime alimentare privo di carboidrati e ricco di grassi. In realtà ci sono diversi tipi di dieta chetogenica che si differenziano per diversi aspetti ma che hanno in comune il "taglio" dei carboidrati come principio generale. Tra le più famose e diffuse, ci sono la dieta Dukan, la dieta Tisanoreica, la dieta Atkins e la Blackburn. Tutte, sono più o meno basate sull’assunzione di fonti proteiche con un alto valore biologico.
A differenziare la dieta chetogenica dalle altre, come riporta il sito https://dietachetogenicaitalia.it, è proprio la chetosi, che oltre a dare il nome alla dieta, rappresenta un importante processo che costringe l’organismo, ed in particolare le cellule, a recuperare energia bruciando i grassi del corpo e del tessuto adiposo invece di recuperarli dai carboidrati.
Il trucco del taglio dei carboidrati è una modalità che induce il corpo ad utilizzare i grassi come combustibile ed in questo modo il risultato immediato sarà la rapida riduzione di grasso corporeo e la perdita di peso.
Cosa mangiare e cosa evitare
La caratteristica principale di questa dieta chetogenica riguarda la particolare riduzione dei carboidrati in favore di grassi e proteine. Partiamo dunque da questo aspetto selezionando gli alimenti che si devono assolutamente evitare per ridurre drasticamente l’apporto di carboidrati al nostro organismo.
Saranno dunque, alimenti da ridurre o addirittura eliminare, tutti quelli che rappresentano una risorsa di carboidrati come il pane e i prodotti farinacei, la pasta, il riso, i legumi, i cereali e le patate. Sono da evitare i dolci, biscotti e dolciumi vari, le bibite gasate e gli alcolici. Il consumo giornaliero massimo di carboidrati non deve superare la soglia di 50 grammi al giorno.
Oltre alla riduzione dei carboidrati sarà necessario fornire un grande apporto di grassi e lipidi e una buona quantità di proteine. La dieta chetogenica prevede dunque il consumo di cibi come carne, uova e formaggi, il pesce e i grassi.
Stilando una tabella con le percentuali di consumo giornaliero possiamo dire che l’apporto di alimenti dovrà essere così suddiviso: 5-10% di carboidrati, 70-75% di grassi e 15-25% di proteine.
E’ importante attenersi scrupolosamente a queste regole per garantire l’innesco di un processo fondamentale che è chiamato "Chetosi" e che rappresenta la regola base di questa dieta.
Il processo della Chetosi
La fase della Chetosi, come detto in precedenza, rappresenta uno degli aspetti fondamentali di questa dieta povera di carboidrati. Il meccanismo di sbilanciamento dei macronutrienti che è caratterizzato dalla riduzione di carboidrati e dall’aumento di grassi e proteine nell’organismo, porta il corpo a generare dei corpi chetonici che raggiungono un livello che è superiore alla norma. Si tratta di particolari molecole di tre tipi: acetone, acetoacetato e 3-idrossibutirrato. I corpi chetonici, in situazione di normalità, vengono facilmente eliminati dal corpo attraverso le urine o tramite la ventilazione polmonare. Quando il numero di corpi chetonici aumenta improvvisamente, aumenta il carico di lavoro per i reni e viene oltrepassata la capacità di smaltimento dell’organismo. Queste molecole si vanno ad accumulare nel sangue e danno luogo alla cosiddetta chetosi. Questo stato, che di fatto rappresenta una condizione tossica per l’organismo, può essere utile ai fini del dimagrimento, ma in alcuni casi potrebbe generare alcuni effetti collaterali.
Dal punto di vista dietetico, lo sbilanciamento dei macronutrienti costringe l’organismo ad utilizzare i grassi come fonte di energia contribuendo così in maniera decisa ad una graduale riduzione del tessuto adiposo e ad una conseguente perdita di peso che garantisce i risultati di questa dieta.