L’importanza degli apparecchi acustici

In Italia il numero di soggetti ipoudenti è molto elevato, stiamo parlando di più del 5% della popolazione. In alcuni casi le problematiche che causano la perdita o l’abbassamento delle capacità uditive si possono curare, con cure farmacologiche o anche con specifici interventi chirurgici. Non è però sempre così, spesso si è costretti a utilizzare ausili per l’udito, i cosiddetti apparecchi acustici. Purtroppo non tutti coloro che ne avrebbero bisogno usano l’apparecchio acustico, mentre come ci spiegano sul sito Audibel sarebbe essenziale.

Perché usare l’apparecchio acustico
La risposta più banale e immediata è semplice da comprendere: con l’apparecchio acustico il soggetto affetto da sordità totale o parziale può sentire in modo migliore, se non addirittura ottimale. Ma la questione non è solo questa, spesso infatti chi è affetto da sordità ha problematiche che possono evolvere negativamente con il passare del tempo. Senza l’apparecchio acustico l’apparato uditivo e i nervi acustici non sono stimolati in modo corretto, questo porta a una più rapida regressione dell’udito. In sostanza, anche se non è detto che indossare l’apparecchio acustico possa migliorare il problema correlato alla sordità, non utilizzarlo di certo porta a una più rapida progressione del problema e alla conseguente regressione delle capacità uditive.

Convincere chi non indossa l’apparecchio acustico
Chi è affetto da sordità in giovane età tende ad utilizzare tutti gli ausili disponibili per riuscire a sentire meglio, questo per gran parte della giornata. Si tratta di soggetti attivi, che studiano o lavorano, e che trovano un grande vantaggio dalla possibilità di tornare a sentire in modo adeguato. Tra i soggetti affetti da sordità nel nostro Paese però molti sono anziani; con il passare degli anni è abbastanza normale che l’udito peggiori ma in alcuni soggetti subentrano patologie o problematiche congenite che accelerano questo tipo di regressione. C’è chi arriva all’apparecchio acustico in ritardo, dopo anni di udito non ottimale; per un soggetto anziano ricominciare a sentire può non essere considerato un vantaggio. Ricominciare a sentire è da alcuni visto come una sforzo faticoso, che non sempre amano affrontare.

L’aiuto da parte dei familiari
In questi casi si tratta quindi non solo di portare una soluzione rapida al problema della sordità, ma di accompagnare il soggetto ipoudente giorno per giorno verso una migliore capacità uditiva. Indossare l’apparecchio acustico è il primo passo, devono essere i familiari a stimolare l’anziano, in modo da portarlo a desiderare di sentire ciò che avviene attorno a lui. Solo con l’attenzione e l’aiuto da parte di chi sta vicino all’anziano ipoudente è possibile favorire l’utilizzo regolare dell’apparecchio acustico. Questo porta, in molti casi, a limitare la progressione della patologia che è causa della sordità. Per altro oggi sono disponibili apparecchi acustici molto sofisticati, che consentono la migliore correzione possibile, con una taratura ottimale in ogni situazione. Indossarli non è fastidioso e gli esperti del settore possono consigliare ad ogni soggetto ipoudente l’apparecchio acustico più indicato per la sua specifica problematica. Sicuramente queste opportunità favoriscono l’utilizzo dell’apparecchio acustico da parte di qualsiasi soggetto che ne abbia necessità, anziani compresi.