Scopriamo le cause della pelle secca

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La secchezza cutanea può rappresentare un serio problema difficilmente gestibile, soprattutto se di natura infiammatoria e a carattere cronico.

La gravità della secchezza cutanea può variare enormemente, da una situazione di lieve disidratazione della pelle ad uno stato di vera e propria xerosi cutanea. L’enorme diversificazione delle manifestazioni cliniche della secchezza della pelle dipende anche dalla vasta gamma di cause. Alla base del problema, infatti, si possono riconoscere diversi fattori che peggiorano la situazione, oltre che vari tipi di patologie che ne innescano il processo della formazione di pelle secca.

Pelle secca: cause dirette e cause indirette

La situazione patologica della xerosi cutanea si instaura a seguito di un processo infiammatorio della pelle secca, che rimane fortemente disidratata a lungo termine senza riuscire a ripristinare il corretto stato di idratazione cutanea.

La conseguenza più immediata è il prurito insistente, associato a lesioni da grattamento e potenziali infezioni secondarie.

Questo quadro patologico comporta inoltre desquamazione dello strato corneo cutaneo e perdita dell’elasticità della pelle, situazione che favorisce l’insorgenza di irritazioni e lacerazioni.

La xerosi cutanea può essere causata da problematiche relative alla pelle, derivate da situazioni patologiche primariamente cutanee.

Non sono però assolutamente da escludere anche le cause esterne, come patologie metaboliche e organiche di altra origine che, però, si riflettono sull’idratazione della cute: la pelle secca può infatti essere secondaria al diabete o ad uno stato di insufficienza renale, quadri che comportano disidratazione profonda.

I disagi di una pelle secca

Per quanto possa anche sembrare un problema di poca rilevanza, quello della pelle secca può invece diventare un disagio vero e proprio. Chi ne è colpito, infatti, può ridurre la propria vita sociale come conseguenza al disturbo di un prurito intenso e costante.

Quest’ultimo è sicuramente il sintomo più fastidioso della secchezza cutanea che varia di intensità e frequenza in base allo stato di idratazione della pelle.

Se la pelle è molto disidratata a seguito di patologie importanti, come il diabete o l’insufficienza renale, la secchezza cutanea e il prurito possono diventare sintomi cronici e persistenti che inducono una forte sensazione di fastidio e disagio.

In questi casi diventa indispensabile intervenire sia sulla patologia di origine che determina la disidratazione della cute, sia sulla pelle stessa andando a correggerne l’idratazione profonda e superficiale.

Come intervenire sulla secchezza cutanea

Una volta stabilita la causa della secchezza cutanea, bisogna comunque intervenire con un trattamento topico adeguato. Le applicazioni di creme commerciali non sempre possono essere sufficienti, perché una pelle secca per patologia cronica deve essere correttamente idratata da una crema specifica.

Bisogna quindi scegliere un prodotto che sia costituito da glicerolo, vaselina e paraffina liquida: il glicerolo ha la capacità di trattenere e legarsi alle molecole di acqua, depositandole nelle cellule cutanee sotto forma di glicerolo saturo; la vaselina permette di stabilizzare l’idratazione, impedendo l’evaporazione dell’acqua incamerata nelle cellule; la paraffina liquida, infine, forma una sorta di film lipidico cutaneo che protegge la cute e agisce ulteriormente come impedimento fisico all’evaporazione dell’acqua.

L’applicazione costante e quotidiana di un prodotto topico di questa tipologia permette di migliorare nettamente la condizione di secchezza cutanea, ristabilendo la giusta idratazione e una protezione fisica indispensabile.