Rappresentano un target internet evoluto e attento, sono capaci di coglierne le potenzialità e fanno sentire la loro presenza sui social: ma perché le mamme di oggi si affidano sempre più spesso al web, cosa cercano e, soprattutto, come riescono ad acquisire le informazioni più accreditate, districandosi nelle fitte maglie della rete?
Quando internet diventa un supporto importante al ruolo di mamma
Per essere performanti, oltre ad avere aiuti domestici, oggi le donne che diventano mamme possono avvalersi di moderni consulenti: da quello del sonno a quello dell’allattamento e poi dello svezzamento, dall’esperto di wellness e fitness a quello per l’apprendimento delle lingue straniere.
Nell’organizzazione moderna tutte queste figure sono ancora più facili da reperire, perché basta andare su internet e consultare un portale telematico o un blog.
Sulla base delle diverse esigenze, le mamme frequentano vari canali: indipendentemente dall’opportunità di rivolgersi a parenti o amici, quando vogliono integrarsi in un gruppo vanno sui social network, dove regna la condivisione, mentre se cercano consigli si rivolgono ai forum, ritenendo attendibile il riscontro parallelo con altri genitori online, anche se sconosciuti.
Sono nati per adempiere a questo scopo i gruppi Whatsapp, le pagine Instagram e Facebook, ma anche i tanti siti a tema, come mamme.it, dedicato allo status più antico del mondo.
Accanto a una impaginazione semplice, che agevola la consultazione e permette di reperire velocemente informazioni certificate, il blog di mamme.it offre contenuti che trattano tutti i temi salienti relativi alla maternità, fornisce notizie di cronaca provenienti da fonti giornalistiche accreditate e suggerisce l’utilizzo di applicazioni dedicate ad agevolare lo svolgimento di un compito non privo di problematiche.
Come cambiano i comportamenti digitali delle mamme
Secondo uno studio del Pew Internet & American Life Project, uno dei più importanti centri di ricerca statunitensi, l’80% degli internauti utilizza il web per cercare informazioni relative alla propria salute e a quella dei suoi familiari.
Da questo punto di vista, le mamme italiane sono particolarmente attive sul web: ogni giorno inviano, in media, 30 messaggi ed effettuano 19 volte l’accesso sui social media.
Agevolate da una tecnologia friendly, usano lo smartphone come uno strumento flessibile e multitasking che le sostiene, aiutandole a organizzare gli impegni della famiglia e ad affrontare i piccoli e grandi dilemmi legati alla salute dei loro figli, anche instaurando un confronto e un’interazione.
Attraverso i più comuni motori di ricerca, le mamme del nuovo millennio acquisiscono pareri sulla gravidanza e sulla maternità già a partire dai primissimi giorni, proseguendo nel tempo a reperire notizie su specifici disturbi dei loro figli, su trattamenti medici e su consigli legati all’alimentazione e alla cura di un organismo delicatissimo e ancora in divenire.
Successivamente le mamme iniziano a preoccuparsi dell’educazione, dell'attività fisica e dell’istruzione più adatte ai loro piccoli, oltre all’intrattenimento comprensivo di video e giochi per bambini.
In una fase seguente, quando il bimbo acquista una certa autonomia, le madri si dedicano a condividere la propria esperienza sui social media e sui forum online, anche allo scopo di rivestire, a loro volta, il ruolo di consigliere delle neo mamme.
Va da sé che l'opportunità di accedere istantaneamente ad altre opinioni e pareri abbia acquistato, nel tempo, un irresistibile appeal e attualmente costituisca il sistema più intuitivo per verificare la validità degli atteggiamenti adottati personalmente.
Il benessere corre in rete e affianca i ruoli fisici
Sul web contemporaneo, i gruppi spontanei e i blog dedicati alla maternità rappresentano un fenomeno che registra un incremento costante e un gradimento sempre più alto.
Anche se non può (e non deve) sostituire il ricorso alla consultazione di un esperto in presenza, sembra proprio che il canale di conoscenza favorito delle neo mamme sia la rete, trasformatasi in una sorta di competenza trasversale di problem solving, oltre che in un luogo di aggregazione delle esperienze, grazie anche a un accesso rapido e semplice da effettuare.
La sua forza? Probabilmente l’opportunità di condivisione che offre, rispondente a un bisogno di raccontarsi, sfogarsi, rimanere in contatto e – perché no – in qualche caso, di essere immediatamente rassicurati.