Come scegliere la ginecologa

La ginecologa è una dottoressa specializzata nello studio e nella cura dell’apparato di riproduzione femminile. E possiamo dire fin da ora che, differentemente da altre figure e specialisti, dovremmo rivolgerci ad una ginecologa anche quando non ci sono evidenze o sospetti di malattie.

Cosa fa la ginecologa, che tipo di analisi e indagine svolge, quando iniziare a rivolgersi ad una ginecologa e, infine, quali malattie potrebbero essere trovate durante una visita di controllo. Tratteremo con ordine tutti questi aspetti. Può succedere infatti che si abbia difficoltà nella scelta di questa professionista. Sapere come scegliere, allora, risulta fondamentale.

 

Che cosa fa la ginecologa?

Una ginecologa si occupa degli aspetti di salute che riguardano l’apparato riproduttivo della donna, come accennavamo. Possiamo però essere più specifici, dal momento che l’interpellare un medico specializzato ci permette di avere risposte su diverse, e importanti, questioni. Una ginecologa si occupa della diagnosi di disturbi, delle possibili patologie e di ogni tipo di alterazione dell’apparato riproduttivo della donna. In seconda battuta, è in grado di prescrivere i farmaci per contrastare le patologie eventualmente emerse. La ginecologa inoltre ha il compito di suggerire e prescrivere il tipo di contraccezione più adatto per la paziente, se fosse richiesto o necessario per ragioni di salute. Se una donna ha difficoltà nel concepimento, o se emerge il sospetto di infertilità, la ginecologa è il medico specializzato che può seguire il caso. Nei casi di gravidanza, la donna viene seguita professionalmente e consigliata nell’andamento della gestazione. Fino al periodo post gravidanza e, in conclusione, fino alla menopausa.

 

Una figura di riferimento

Definire questo medico una figura di riferimento non è un’esagerazione, è piuttosto il riconoscerne valore e merito. Questo perché una donna, qualora ne avesse necessità o volontà, può rivolgersi alla ginecologa non solo per questioni esclusivamente mediche, e soprattutto sulla base di un rapporto di fiducia.

Accanto al corpo di una persona c’è infatti la sua psicologia insieme ai timori e alle speranze. In questo senso, una ginecologa può essere d’aiuto perché è in grado di rispondere a domande, preoccupazioni e problematiche relative alla sfera intima e alla sessualità della donna.

Anche l’educazione sessuale è un aspetto di cui questo medico specialista si occupa. Soprattutto quando ha in cura pazienti molto giovani, ma non solo, è in grado di dare consigli su quali comportamenti a rischio devono essere evitati.

 

Alcuni consigli su come scegliere la ginecologa

Data l’importanza di questa figura, sceglierla con cura diventa un aspetto di primaria necessità. Cerchiamo allora capire se ci sono accorgimenti o strategie per scegliere la nostra ginecologa. Ricordiamoci che tutte noi abbiamo un medico di base, o un medico di famiglia che può consigliarci, qualora lo conoscesse, sullo specialista cui rivolgerci. Al versante opposto il passaparola, tra amiche o persone di sicura fiducia, può riservare informazioni utili alla scelta. Una ginecologa deve, o dovrebbe, essere sempre presente, capace di ascoltare il nostro punto di vista, rispondere alle domande e spiegare in modo chiaro ogni situazione e scelta che presenti dubbi e incertezze. Per essere sicure di trovare una figura che risponda a questi criteri, la ricerca online può essere uno strumento per raccogliere informazioni specifiche sulla ginecologa, sapere se visita privatamente oppure in una realtà convenzionata.

Non dobbiamo sottovalutare l’importanza di un primo incontro conoscitivo, che spesso rappresenta l’unico modo per sapere se la professionista che abbiamo davanti a noi sia adatta o meno alle nostre necessità.

A tutte queste indicazioni possiamo aggiungere alcuni altri riferimenti. Sapere i titoli di studio ed eventuali specializzazioni, in caso di nostre necessità specifiche, è un fattore imprescindibile, così come l’uso di attrezzature moderne in uno studio che sia pulito e ordinato.

 

Come ti controlla la ginecologa?

Una visita ginecologica si compone di diversi momenti. Si inizia con un colloquio informativo, una anamnesi, grazie alla quale la ginecologa è in grado di raccogliere tutti i dati clinici della paziente. Dopo il colloquio informativo segue l’ispezione, che permette alla ginecologa di notare la presenza di eventuali lesioni o infiammazioni. Il terzo momento della visita consiste in un esame interno. Questi tre momenti permettono alla ginecologa di svolgere una prima diagnosi.

Ci sono comunque altre indagini che la ginecologa può effettuare. Il pap test è una di queste. La sua utilità è fondamentale al fine di prevenzione dei tumori.

 

Quando iniziare ad andare dalla ginecologa

Non è possibile indicare un’età giusta per una prima visita ginecologica. Più che l’età in sé, conta la prima occasione nella quale la ragazza abbia il ciclo, il cui termine medico è menarca. L’arco temporale in cui si verifica oscilla tra i 10 e i 16 anni. Una prima visita ginecologica serve anche per instaurare una sana abitudine al controllo del proprio benessere. Check-up e controlli di routine sono lo strumento più utile e più semplice da praticare come forma di prevenzione. Una prima visita ginecologica serve alla ragazza anche per prepararsi al primo rapporto completo, così da arrivarvi informata su tutte le problematiche relative alla contraccezione e alle malattie sessualmente trasmissibili.

Per concludere, nella vita di una donna la scelta della ginecologa vuol dire essere seguita da una professionista con cui sentirsi a proprio agio. Che sia in un contesto professionale pubblico o privato poco importa. L’aspetto più importante è scegliere la ginecologa giusta, che più si adatta alle nostre esigenze e ai nostri bisogni.