Moxibustione

Moxibustione
È una di quelle metodologie all’apparenza assurde ma che nella pratica ottengono risultati sbalorditivi. Tecniche arcaiche completamente innocue in grado di sfidare la moderna medicina analitica e purtroppo molto tossica.
.. La fisiologia secondo la visione orientale: noi viviamo immersi totalmente nell’energia (Prana per gli indiani, Qi o Ki per i cinesi e giapponesi), la respiriamo e la mangiamo continuamente. Non solo, ma essa scorre libera per nutrire cellule e organi all’interno del corpo umano dentro dei canali chiamati meridiani. Se per un qualsiasi motivo endogeno o esogeno, questo fluire viene bloccato da ristagni, ecco che malattia fa la sua comparsa. Quindi in definitiva, la patologia parte sempre da uno squilibrio energetico.

La medicina cinese nel corso di millenni, ha scoperto nel corpo umano innumerevoli punti (agopunti) detti tsubo (quelli classici sono oltre 360), dove l’energia affiora a livello cutaneo. La manipolazione di tali punti, mediante aghi (agopuntura), tramite le mani (digitopressione), oppure con il calore (moxibustione) determina il riequilibrio energetico nell’intero meridiano interessato e quindi per riflessione nell’organo corrispondente. E’ nostro compito, mediante l’alimentazione, tramite esercizi fisici e di respirazione, massaggi o tecniche terapeutiche, mantenere libera e scorrevole questa energia all’interno dei meridiani.
.. La Moxibustione [è una] tecnica [millenaria] cinese (anche se il termine deriva dal giapponese Moe Kusa), [risalente al 7000 a.C., ancora prima dell’agopuntura:] significa “erba che brucia” [ed] è particolarmente indicata nelle malattie croniche e nei dolori [lombari e] articolari in genere. ..L’erba che viene utilizzata è l’Artemisa Vulgaris (Assenzio cinese) [che si trova in commercio sotto forma di sigari dalla lunghezza di circa 20cm per 15mm di diametro, sulle 1500£ cad. in erboristeria], perché emette una frequenza all’infrarosso ( la temperatura raggiunge i 600°C) adeguata e non brucia ne troppo velocemente ne troppo lentamente. [Ma in asi d’emergenza va bene anche una comunissima sigaretta di tabacco.]
..Una volta individuati i punti da trattare (la parte più difficile per il terapista, ndA) è necessario capire se il trattamento deve essere eseguito in dispersione oppure in tonificazione.

La differenza è molto importante, perché se il punto prescelto è in vuoto (kyo) cioè ha bisogno di energia, si deve tonificare (quindi fornire energia), mentre se il punto è in pieno (jitsu) cioè è carico di energia bloccata, stagnante, si deve disperdere, cioè far allontanare il più possibile l’energia ..: per la dispersione il calore deve essere forte, il sigaro lo si ruota in senso antiorario, se si usano i conetti, devono essere pochi e di piccola dimensione per farli bruciare velocemente. Mentre per la tonificazione il calore deve essere moderato, il sigaro lo si ruota in senso orario mentre i conetti devono essere alti e stretti per farli durare di più.
..Dopo aver acceso [il sigaro,] lo si posiziona sopra il punto interessato a circa 2 o 3 cm .. e lo si tiene in tale posizione fintantoché la zona non si arrossa (normalmente .. 2 o 3 minuti a punto, e dipende dalla situazione energetica, ndA). A questo punto si può cambiare tsubo.
Con il conetto la faccenda è più complessa, perché una volta posizionato e acceso tramite un bastoncino d’incenso, bisogna essere rapidi a toglierlo proprio nell’istante in cui tocca la pelle, questo per evitare piccole ustioni cutanee. Normalmente si usano 6/7 conetti per punto.
La tecnica della Moxa è sconsigliata in caso di ipertensione arteriosa, iperemia (accumulo di sangue negli organi), infiammazione acuta, malattie della pelle (nei, psoriasi, eczema, ecc.) e e febbre. Mentre è utile quando non si può premere con la mano, quando i meridiani sono in vuoto, quando l’energia ristagna in basso, e quando il dolore diminuisce con la pressione.
[Pregi della moxibustione sono] l’aspetto non invasivo (a differenza dell’agopuntura) della tecnica, [e] in secondo luogo la piacevole sensazione dovuta al calore che penetra lentamente in profondità mette il soggetto trattato in una condizione di rilassamento psicofisico, cosa fondamentale per ottenere risultati soddisfacenti.