Perché è importante compiere delle scelte alimentari sane ed equilibrate

Perché è importante compiere delle scelte alimentari sane ed equilibrate

Quello della dieta è un argomento fortemente dibattuto, specie in questo periodo dell’anno, e le motivazioni per cui si decide di sottoporvisi sono le più varie.

Sempre più spesso oggi sentiamo parlare di alimentazione e dieta, ne sentiamo parlare in TV, alla radio, nelle pubblicità su giornali e riviste. Che si tratti di scelte alimentari (dieta vegetariana, vegana etc), di strategie estetiche (dimagrire per la cosiddetta “prova costume”) o di esigenze di salute, quello della dieta è diventato uno degli argomenti più presenti al momento.

Ma perché se ne parla tanto?

Sicuramente non si tratta solo di una moda, anche se in molti ambienti l’alimentazione è ancora legata ad un concetto di dimagrimento o di bellezza estetica. Oggi sappiamo però che l’alimentazione è profondamente legata al nostro stato di salute, e che la maggior parte delle malattie diffuse nel mondo occidentale sono legate proprio alla cattiva alimentazione e alla sedentarietà.

Ecco allora che fare delle scelte alimentari salutari può essere importante non solo in presenza di un problema di salute o di un sovrappeso, ma anche per prevenire patologie che possono insorgere più avanti negli anni.

Negli ultimi anni vari lavori scientifici hanno messo in evidenza come lo stile di vita (inteso come abitudini quotidiane, ambiente in cui si vive, alimentazione, attività fisica) è strettamente correlato allo stato infiammatorio del nostro organismo, che nel tempo può scatenare diverse problematiche.

Questo stato infiammatorio non si manifesta necessariamente con un’infiammazione acuta ed evidente di un organo o di una struttura corporea, ma è spesso un’infiammazione meno intensa e poco sintomatica, una condizione più subdola che può instaurarsi nell’organismo e alla lunga favorire l’insorgere di diversi tipi di patologie.

Viene detta infatti “infiammazione silente”, si tratta di una condizione di infiammazione cronica di basso grado, ma prolungata nel tempo, e sembra essere una condizione comune a molte patologie, fra cui il diabete di tipo II, l’ipercolesterolemia, la sindrome metabolica, varie patologie cardiovascolari, alcune patologie degenerative, come il morbo di Alzheimer o il cancro, malattie autoimmuni, allergie, dermatiti, etc.

Quello che possiamo fare per ridurre l’instaurarsi di questo stato infiammatorio è fare delle scelte di vita sane, come praticare attività fisica, vivere in ambienti salutari, e seguire un’alimentazione sana ed equilibrata.

Negli ultimi decenni le nostre abitudini alimentari sono cambiate tantissimo, abbiamo raggiunto un benessere economico che ci ha permesso di avere più risorse a disposizione, di sviluppare tecnologie più avanzate e produrre alimenti più sofisticati ed elaborati, è aumentata la produzione di cibi confezionati, precotti, veloci da preparare, ed è aumentato tantissimo anche il numero di pasti consumati fuori casa.

Spesso però questi pasti, per quanto comodi e saporiti, sono molto ricchi di calorie e allo stesso tempo poco sazianti, e sono più poveri da un punto di vista nutrizionale perché meno ricchi di fibre, vitamine e sali minerali. Proprio per questo oggi il tasso di obesità e la frequenza di malattie metaboliche (le cosiddette “malattie del benessere”) è in costante aumento, anche nei bambini.

Quali sono quindi le scelte migliori da fare?

Intanto bisognerebbe cercare di correggere la propria alimentazione, non mangiando “poco” ma piuttosto mangiando “bene”, perché se è ovvio che l’eccesso fa male è anche vero che il nostro corpo starà bene e in salute solo se avrà tutti i nutrienti giusti per lavorare al meglio.

Dovremmo evitare di fare pochi pasti molto ricchi (ad esempio saltare la colazione e mangiare poco a pranzo, concedendosi invece una cena troppo ricca), ma piuttosto cercare di mangiare a intervalli regolari con pasti equilibrati. Consumare i pasti agli orari giusti, possibilmente a sedere e non di corsa o in macchina.

Aumentiamo il consumo di prodotti freschi e limitiamo i prodotti confezionati: infatti i prodotti freschi sono ricchi di macronutrienti, ma anche di acqua, sali minerali, vitamine, fibre; limitiamo anche il consumo di snack e bibite, molto ricchi di zuccheri e grassi e poveri di tutto il resto.

Una buona abitudine è quella di aumentare il consumo di pesce, di carni bianche, di legumi, e ridurre invece il consumo di carne rossa, cibi grassi, ma anche di formaggi e affettati, troppo spesso presenti molto frequentemente nei nostri pasti perché comodi e veloci da preparare.

Cerchiamo di variare il tipo di cereali che mangiamo (pasta, riso, farro, orzo, e altri), limitando invece i prodotti da forno o confezionati (come cracker, schiacciate, patatine). Dobbiamo anche ricordarci di bere abbondantemente, perché spesso dimentichiamo che il nostro corpo è fatto al 65-70% di acqua, e uno stato di disidratazione può avere effetti nocivi sul nostro organismo, influenzando il nostro benessere, la concentrazione, la digestione, l’attività muscolare.

Non dimentichiamo poi che ognuno di noi è diverso e ha una sua storia, dei gusti e un corpo diverso; non esiste quindi un’alimentazione unica giusta per chiunque, ma ogni persona dovrà trovare un suo equilibrio e la strada giusta che possa permettergli di star bene nel corpo e nella mente.