A CHE ETÀ È PIÙ INDICATO “RIFARSI IL SENO”?

Un seno alto, sodo e soprattutto della misura giusta: quale donna non lo vorrebbe?
Non con tutte, purtroppo, madre natura si è dimostrata generosa nel donare un décolleté armonioso e naturalmente bello e per quelle donne che proprio non riescono a fare i conti con il proprio aspetto e il proprio seno, ricorrere alla mastoplastica additiva rappresenta l’unico modo per avere quello che desiderano. Ma esiste un’età indicata per sottoporsi ad un intervento di aumento del seno?

SI, PER TUTTE…O QUASI!

Non sono poche le donne che vorrebbero cambiare forma e volume del proprio seno già durante l’adolescenza, quel periodo della vita durante il quale il corpo è in piena fase di cambiamento e, talvolta comincia col diventare fonte di imbarazzo. Gli stereotipi di bellezza diffusi soprattutto sui social media poi, certamente non aiutano ma finiscono col diventare la causa delle proprie insicurezze e delle difficoltà di accettare i piccoli difetti del proprio aspetto.

Ecco perché, quando si parla di seno, tante sono le adolescenti che affermano di voler ricorrere ad una mastoplastica additiva. Ma c’è un tempo per ogni cosa e in questo caso, per sottoporsi ad un intervento di aumento del seno, è necessario raggiungere la maggiore età.

A stabilirlo è infatti una legge che da diversi anni vieta il ricorso all’operazione di mastoplastica additiva e, più nello specifico, l’utilizzo di protesi mammarie per pazienti under 18. La legge del 5 giugno 2012, entrata in vigore il 12 luglio, ha previsto l’instaurazione di un registro nazionale e regionale delle protesi mammarie impiantate nel nostro paese sia per interventi di chirurgia plastica estetica che ricostruttiva. In questo modo è possibile sapere chi, quando, dove e a quale età si è ricorsi alla chirurgia del seno.

UN LIMITE NON SEMPRE SOLO ANAGRAFICO

Accanto inoltre a quelli che sono i limiti anagrafici dettati dalla legge, nella scelta di sottoporsi ad un intervento di mastoplastica additiva ci sono anche altri aspetti non meno importanti da tenere in considerazione. Tra questi, la sicurezza e la coscienza che sottoporsi alla chirurgia non è coda da poco!

Aver raggiunto la maggiore età non sempre significa essere in possesso della giusta maturità psicologica per sottoporsi ad un cambiamento così importante.

L’intervento potrebbe infatti rappresentare un inutile capriccio e pertanto non costituire una reale esigenza. Insomma, più che un bisogno reale, ricorrere alla mastoplastica additiva potrebbe presentarsi come un modo per omologarsi agli stereotipi di perfezione sparsi sul mondo di Instagram.

 

QUANDO È DAVVERO INDICATO SOTTOPPORSI ALL’INTERVENTO

L’operazione di mastoplastica additiva è indicata in tutti i casi di effettiva ipoplasia mammaria (un seno troppo piccolo e con scarsa proiezione) e particolari dismorfie mammarie (seno tuberoso o asimmetrie dei seni) che condizionano la vita e i rapporti sociali.

Al di là dunque dell’età ciò che stabilisce quando e perchè sia necessario ricorrere ad una mastoplastica additiva è la necessità e il desiderio di tornare a piacersi e accettarsi.

LE ALTRE OPERAZIONI DI CHIRURGIA DEL SENO

Non per tutte, sottoporsi ad un intervento di mastoplastica additiva può rappresentare la soluzione per ottenere un seno più bello e armonico. In alcuni casi infatti, per correggere i difetti mammari può essere indicato ricorrere ad altri interventi di chirurgia del seno e tra quelli alternativi alla classica mastoplastica, troviamo la mastopessi e la mastoplastica riduttiva.

La prima, anche nota come lifting del seno, è l’operazione che permette di “risollevare” il seno e vincere contro la forza di gravità alleata dell’invecchiamento cutaneo. La mastopessi è, non a caso, l’intervento richiesto per correggere un décolleté non più tonico e alto, risultato spesso delle gravidanze, del post-allattamento. La seconda, la mastoplastica riduttiva, è invece la procedura che consente di ridurre di una o più taglie un seno troppo grande e voluminoso, a volte causa di dolori alla schiena e problemi di postura.