La mastoplastica additiva è probabilmente il più famoso degli interventi di chirurgia estetica. Di certo, è stato il primo a salire alla ribalta, principalmente come vezzo di vip e professioniste di spettacolo.
In realtà è un intervento con una sua dignità, non necessariamente legato al mito della bellezza a tutti i costi.
"Rifarsi il seno" infatti non significa aderire a improbabili canoni di bellezza. Significa, piuttosto, fare sì che la propria immagine reale sia coerente al proprio ideale estetico. Significa adeguare la realtà alla immagine che si nutre di se stessi.
Tutto ciò al netto delle motivazioni sanitarie, che pure non mancano. Il riferimento è alle mastoplastiche post-mastectomia, ovvero all’applicazione delle protesi per far fronte alla rimozione del seno a causa di un tumore.
In questa guida affrontiamo l'argomento mastoplastica additiva, parlando delle varie fasi dell'operazione, dei risultati che si può sperare di ottenere, del decorso postoperatorio. Infine, sveleremo quanto costa rifare il seno in Italia.
Come si svolge l’intervento di mastoplastica additiva
La mastoplastica additiva consiste nell’applicazione di protesi in silicone o materiali equivalenti al fine di aumentare il volume del seno.
Le protesi possono essere lisce o texturizzate. Le prime costano meno ma sono soggette a un maggior rischio di rigetto. Le seconde costano di più ma rendono il rigetto meno probabile. Le protesi possono inoltre distinguersi per la forma e per il grado di realismo.
Per quanto concerne l’operazione in sé, essa è preceduta da alcune visite preoperatorie. Il loro scopo è verificare che ci siano le condizioni per l’operazione, che nella maggior parte dei casi coincidono con l’assenza di controindicazioni all’anestesia totale, e nell’elaborazione di un piano di intervento. Nella fattispecie, si discute delle protesi da applicare, si individuano le linee di taglio etc.
L’intervento in sé dura un’ora e mezza. La tecnica è abbastanza semplice. Il chirurgo applica dei tagli in corrispondenza del cavo ascellare e dell’areola e da lì “fa passare” le protesi. Infine, richiude e applica dei punti.
Il decorso operatorio non è complesso e assomiglia a quello di qualsiasi altra operazione che preveda dei tagli. E’ raccomandato il riposo assoluto per un paio di giorno, e l’astensione da qualsiasi attività fisica per tre settimane, ovvero fino alla cicatrizzazione delle ferite.
Mastoplastica additiva: aspettative, controindicazioni e prezzi
La mastoplastica additiva è andata incontro a una certa evoluzione negli ultimi decenni. Le aspettative dal punto di vista estetico e sanitario sono quindi eccellenti. Il seno appare naturale, sia alla vista che al tatto. Allo stesso tempo, i casi di rigetto sono ridotti al minimo e comunque pienamente gestibili. Anche il decorso, grazie alle tecniche di taglio e cucitura, si è fatto più agevole.
Per quanto concerne le controindicazioni, queste si riducono a problemi cardiaci e a incompatibilità varie con l’esercizio dell’anestesia. Sono quindi controindicazioni aspecifiche, che riguardano le operazioni chirurgiche in generale. Diverso il discorso anagrafico. La mastoplastica additiva è sconsigliata alle adolescenti e, in generali, a chi non ha ancora terminato completamente la fase di sviluppo, in quanto mal si addice a un seno naturalmente ancora in crescita.
Per quanto riguarda i prezzi, si sta assistendo a un graduale abbassamento dei prezzi. Attualmente, si può sperare di spendere tra i 6.000 e i 10.000 euro, a seconda della politica adottata dalla clinica e, soprattutto, delle protesi utilizzate.
Come scegliere la clinica
Benché la mastoplastica additiva sia un intervento comune e disciplinato da una solida prassi, sicuro ed efficace, il risultato finale dipende ancora molto dalla qualità della clinica. Dunque, è bene non sottovalutare la scelta di quest’ultima. Insomma, una clinica non vale l’altra. Come fare?
Il primo consiglio è di valutare i feedback. Non c’è niente di meglio dell’opinione di un ex cliente per comprendere la qualità di un servizio. Buona parte delle cliniche vantano una presenza in rete, dunque non dovrebbe essere difficile accedere a recensioni, testimonianze e feedback direttamente online.
Un altro consiglio è di far precedere le decisione da un incontro conoscitivo, dalla classica “chiacchierata” che permette, anche a chi non è del mestiere, di raccogliere evidenze e prime impressioni, di comprendere se l’interlocutore merita fiducia oppure no.
Infine, è meglio non badare troppo a spese. Sia chiaro, quando possibile, il risparmio è ben accetto, ma non dev’essere l’obiettivo principale. D’altronde, in gioco c’è la propria immagine.