La medicina avanza e ora possono riavere i capelli persi per sempre

L’intervista con l’esperto, il Dott. Emrah Cinik, chirurgo estetico della clinica Hair Hospital in Turchia, che analizza i passi fatti dalla medicina nella cura della calvizie.

Da sempre gli uomini tengono alla cura del proprio corpo, capelli compresi. In alcuni miti e tradizioni, i capelli si attribuiscono a forza, bellezza, vigore.

Nel mondo moderno la nostra chioma può essere una rappresentazione della nostra personalità, un nostro tratto distintivo; perderli a causa di una patologia come l’alopecia androgenetica può diventare un problema per molti, soprattutto per i giovani e per le donne.

Con il passare del tempo, la medicina dei capelli ha compiuto passi da gigante. Oggi, infatti, siamo in grado di far ricrescere una chioma folta su di una persona completamente calva.

Ma come ci si riesce? La risposta è una sola: l’autotrapianto di capelli.

Il trapianto di capelli, secondo alcuni, risale addirittura al XVII secolo, ma la prima e vera pietra miliare nel campo è da attribuirsi al medico giapponese Okuda, in attività durante gli anni ’40 del secolo scorso. L’obiettivo del dottore era quello di mascherare le lesioni al capo causate dagli scontri durante la II Guerra Mondiale.

Per farlo, il Dott. Okuda prelevava delle porzioni di pelle dal capo che poi cuciva nelle zone maggiormente lesionate. In questo modo era in grado, seppur in maniera molto rudimentale, di far ricrescere i capelli.

Nel corso degli anni l’idea di trapianto di capelli si cominciò a diffondere a macchia d’olio in tutto il mondo.

La tecnica si specializzò solamente negli anni ’80, quando veniva utilizzata prevalentemente la tecnica “con punzone” che prevedeva la rimozione di aree tondeggianti di qualche millimetro da cui estrarre le unità follicolari.

Al giorno d’oggi sono migliaia le cliniche nel mondo che eseguono quotidianamente il trapianto di capelli.

Una delle mete più gettonate è la Turchia, dove sono presenti molte cliniche all’avanguardia per esperienza, tecnologia di ultima generazione e risultati.

Al seguente link alcuni risultati pre e post autotrapianto eseguiti dal Dott. Cinik.

Come viene eseguito l’autotrapianto di capelli al giorno d’oggi?

Oggi il trapianto di capelli è un’operazione eseguita in anestesia locale che ha una durata di alcune ore.

Ci sono prevalentemente due modalità con le quali esso può essere eseguito: la tecnica FUT e la FUE.

La prima tecnica, acronimo inglese di Follicular Unit Transolantation, prevede la rimozione di una parte di cuoio capelluto da cui prelevare le unità follicolari che poi verranno impiantate nella zona diradata.

La porzione di pelle interessata viene rimossa a partire da un’area non soggetta a caduta, come quella occipitale. In seguito, la pelle viene suturata e le unità follicolari impiantate nella zona con minore densità.

Uno dei motivi per i quali questa tecnica non viene molto usata è che ha un decorso operatorio molto lungo e inoltre porta alla formazione di una lunga cicatrice lungo il capo.

Per queste motivazioni è sempre più scelta l’altra tecnica, nota come FUE, o Follicular Unti Extraction, che si basa sull’estrazione diretta delle singole unità follicolari, senza la necessità di rimuovere alcuna porzione di pelle.

Come conseguenza di questa procedura, è possibile impiantare un maggior numero di capelli, non avere una cicatrice post-operatoria ed inoltre avere una degenza molto limitata, dell’ordine di qualche giorno.